Si è da poco conclusa alla Abad Gallery di Tehran la mostra “Every thing starts with every thing”, grande riflessione che l’artista Shabnam Ghafghazi fa sulla propria identità di donna divisa tra Oriente ed Occidente.
Figlia di un paese culturalmente importante quale è l’Iran, Shabnam il cui nome vuol dire rugiada, come altri artisti iraniani ha scelto la Milano post Expo per vivere una parentesi della propria esistenza, specializzandosi in un’istituzione prestigiosa quale è l’Accademia di Brera.
Shabnam Ghafghazi è prevalentemente una ceramista, e infatti Every thing starts with every thing è una grande installazione composta da 1250 autoritratti su ceramica, ognuno di dimensioni cm. 5,5 fino a formare una composizione pesante 85 chilogrammi.
L’artista che ci aveva abituati a forme regolari ed omogenee con le grandi uova ceramiche del progetto Simorgh’s Story esposto alla Fondazione Passaré lo scorso anno, ha proposto oggi una maggiore e più spigolosa frammentazione dell’Io.
In attesa di vedere esposta a Milano Every thing starts with every thing auguriamo buon rientro a Shabnam da parte di una Milano sempre lieta di accogliere artisti di talento.
Di seguito si riportano i link della Abad Gallery e quello personale dell’Artista: