Il 39enne di origini albanesi scomparso dal suo domicilio di Ponte Vecchio, dove si è saputo stava scontando gli arresti domiciliari per una vecchia condanna, nel pomeriggio di ieri si è consegnato personalmente alle guardie della Polizia Carceraria della Casa Circondariale di Opera.
Come già descritto in un nostro articolo di ieri, l’allarme era stato dato nella sera di domenica e, in virtù del ritrovamento della sua bicicletta sull’ argine del Naviglio si era pensato al peggio: una disgrazia o un gesto estremo, anche perchè il soggetto era in cura per problemi psichiatrici e aveva già tentato il suicidio in passato. Nei due giorni successivi alla scomparsa era stata organizzata una task force di Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Protezione Civile, Volontari del Parco del Ticino, che, con l’ausilio dei cani molecolari e anche di un elicottero dei VVFF hanno battuto sistematicamente tutto il territorio per le ricerche. Dal Comandante dei Carabinieri di Abbiategrasso abbiamo saputo che l’uomo ora si trova in carcere, dove rimarrà per scontare la condanna pregressa fino al 1 ottobre 2019, alla quale si aggiungerà quella per reato di evasione dagli arresti domiciliari.