Siamo andati nell’area ex Cral Novaceta di Magenta, dove l’Associazione Ri-Parco bene comune , nata per volontà dei lavoratori della ex fabbrica smantellata Novaceta. Gli ex dipendenti, dopo il fallimento dell’azienda hanno continuato ad occuparsi del Cral aziendale, perché convinti che possa diventare un importante luogo di aggregazione per la città e non solo. Il Cral è infatti munito di campo da calcio con pista di atletica, ormai fatiscente, e di un impianto per il tennis (campo coperto in inverno) funzionante. Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione Orazio Maccarone e il Consigliere Mario De Luca, che ci hanno aggiornato sulla vicenda giudiziaria e sulle sorti dell’area .
Il comunicato ufficiale di RiParco:
CRAL EX NOVACETA: UNA RICCHEZZA DELLA COMUNITA’ MAGENTINA, NON UN’OCCASIONE PER SPECULAZIONI
Le 2000 firme raccolte tra i cittadini dai lavoratori ex Novaceta, organizzati nel MPDL, il risanamento e la custodia del Parco (ex Cral) da parte di noi volontari dell’Associazione RiParco Bene Comune sembrano aver convinto gli amministratori
locali, precedenti e attuali: il Parco sarà pubblico. Non si quando ma lo dicono tutti. Ma nonostante questo, alcune voci fanno riferimento a bandi di appalto per la gestione del Parco anche da parte di soggetti estranei alla storia del Cral e che mai hanno sostenuto le battaglie degli ex lavoratori o semplicemente lavorato per il suo recupero. Mentre ribadiamo che non abbiamo nessuna intenzione di lasciare l’area e di riabbandonarla al degrado, tantomeno siamo disponibili riconsegnarla a meri speculatori !
Per questo motivo è molto importante continuare a custodire e contrastare l’abbandono e il degrado del Parco (ex Cral):
SOSTENETE E PARTECIPATE ALL’ATTIVITA’ DEI VOLONTARI DEL RIPARCO, ISCRIVETEVI ALL’ASSOCIAZIONE RIPARCO – BENE COMUNE !
NON LASCEREMO FARE DEL PARCO E DELLA GESTIONE DELL’EX CRAL UN MEZZO PER ARRICCHIRE QUALCUNO CHE NULLA C’ENTRA COL PROGETTO DI RECUPERO !
Rivendichiamo il diritto di “mettere becco” sul futuro del Parco e della sua gestione:
1. a tutela di quei cittadini che hanno sottoscritto, in 2000, la petizione per il suo
recupero.
2. a tutela di quei cittadini che lo sostengono oggi con l’iscrizione all’associazione RiParco, con le donazioni, con la partecipazione alle sue iniziative.
3. a tutela del nostro impegno continuo nel contrastare l’abbandono e il degrado dell’area e della zona in continuità con l’opera dei lavoratori ex Novaceta che l’hanno creato e gestito per decenni a favore della comunità magentina.
Per noi del RiParco la gestione dovrà essere improntata alla logica del no-profit, nel senso che gli utili dovranno garantire la manutenzione adeguata dell’area e creare alcune posizioni lavorative. La gestione dovrà garantire le risorse per sviluppare iniziative e cultura popolare, garantire l’effettivo libero accesso a tutti come luogo di ricreazione, di socializzazione, di pratica sportiva popolare, tornando a rivivere come un patrimonio della comuni.
Qui sotto il video dell’intervista: