L’attesa festa di San Remigio è stata anticipata da un evento all’insegna della “culturalità”.
Dalle ore 20.00 dello scorso Venerdì 12 Ottobre 2018, gli antichi saloni della settecentesca Villa Pezzoli Canevari Gherzi sono stati teatro d’incontro delle opere di tre artisti contemporanei:
la fotografa anglo-americana Caterina Salvi Westbrooke, la pittrice Pakistana Adeela Suleman e il talentuoso scatto -tutto italiano- di Eleonora Costi.
Sostenuto dallo Slow Art Movement (SAM), l’evento è stato ospitato, organizzato ed arricchito dalla benevolenza della proprietaria Bibi Canevari Gherzi, i quali non hanno esitato a mettere in gioco e a disposizione sé stessi, la propria dimora e -cosa non banale al giorno d’oggi- il proprio capitale. Infatti, è stato proprio per merito di essi che, gli artisti stessi ed i partecipanti all’evento -i quali hanno toccato le 2000 presenze anche nei successivi giorni- hanno interagito tra loro in un’atmosfera suggestiva, a tratti vittoriana, senza schermi etici tra artisti e pubblico. Un’alea di freschezza e serenità in cui, con un abbondante buffet (offerto dalla casa), anche la gastronomia s’è presa la sua parte.
Tre artisti, tre parti di mondo, tre modi di fare l’arte. Scattando fotografie su un qualcosa che è già patrimonio storico quale è il Vittoriale degli Italiani, come ha fatto la Westbrooke. Raffigurando crude scene di guerra, nel caso della Suleman. Esprimendo, attraverso la fotografia, il concetto di “abbandono”, come ha fatto la Costi. Tutte e tre unite dall’interesse a cogliere il momento passato e riportarlo in vita, permettendoci di vederlo con un altro occhio. E quindi una nuova suggestione, nuove emozioni. E non c’è cosa più affascinante -per il pubblico- che poter entrare in contatto con questi protagonisti, poterli vivere chiacchierando, mangiando e bevendo direttamente accanto a loro. Ma, come spesso accade nel nostro paese, occasioni di questo genere non hanno vita facile e non nascono dal nulla. Questa volta, come qui sopra anticipato, le fatiche sono costate (tutte e care) ai proprietari stessi e non, come si può pensare, alle organizzazioni promotrici.
Perciò, visto e considerato che troppa benevolenza vien poco riconosciuta, saranno i prossimi talenti che, seguendo l’esempio della giovane Eleonora Costi, potranno ringraziare persone come Bibi esprimendo la propria arte.