TURBIGO – Giovedì 25 ottobre, ore 21, all’Iris di Via Roma inaugurazione della mostra documentaria sul primo ponte in ferro sul Ticino e esposizione di un modellino realizzato in scala da Alessandro Schirone. Ricordiamo che alla costruzione del ponte contribuirono buona parte dei Comuni dell’Altomilanese, ma anche alcuni posti sull’antico tracciato che da Novara si dirigeva a Gallarate, Como e da lì in Svizzera. Non è un caso che ancora oggi si chiami Strada Statale 341 ‘Gallaratese’.
L’iniziativa è curata, nella sua realizzazione, da Giuseppe Gregoline Gianfranco Martelli del ‘Gruppo Storico-Archeologico Galliatese’ con la collaborazione di Fabio Clerici e si sposa con quella che ebbe luogo nel 1987 – sempre in collaborazione tra i due Comuni – in occasione del centenario del ponte. Anche allora fu realizzata una mostra alla Colona Elioterapica, arricchita da una pubblicazione che si apriva con l’opera in evidenza dell’architetto Angelo Vittorio Mira Bonomi.Il primo saggio del volume di 112 pp.’Il ponte sul Ticino tra Galliate e Turbigo nel centenario della sua realizzazione 1887-1987,afferma che il ponte in questione ha dei precedenti remoti. A.V. Mira Bonomi in ‘Presenze tardo romane nel ‘limes’ prealpino del Seprio occidentale: il ponte sublicio di Turbigo’afferma che le vestigia (la famosa pila posta in località ‘Villaria’) risalirebbero ad età romana. In realtà, come constata Giancarlo Andenna‘I Ponti ed i Porti sul Ticino tra medioevo ed età moderna’, l’interpretazione classicheggiante di uno dei piloni superstiti dell’antico ponte non ha altra base che un passo d Paolo Giovio, il quale “rimanda ad echi eruditi presenti nella cultura dell’umanista comasco”. Per Aldo A. Settia, che aveva recensito il volume al tempo sul ‘Bollettino Subalpino’, “tutto lascia pensare che si tratti di uno dei ponti medievali costruiti, distrutti e ricostruiti più volte durante le lotte dell’età comunale, ricordati dalle fonti opportunamente utilizzate dall’Andenna”.
Le vicende del ponte, nel volume in questione, sono state esaminate da M.G. Porzio,Dal Porto al Ponte in ferro, una delle prime studiose ad approfondire il progetto Tatti (scomparsa in giovane età, 1960-2016), mentre ancora G. Leoni e M.G. Porzio ricordano la nascita de ‘La Ferrovia Novara-Seregno: dai tram a cavallo alle tramvie a vapore fino alle strade ferratee da P. Cafaro‘Una ferrovia, un ponte, un’economia in espansione’. Il libro si chiude sull’illustrazione della mostra celebrativa curata da A.V. Mira Bonomi (1930-2017).
FOTO IN EVIDENZA – In occasione del centenario de ponte Angelo Vittorio Mira Bonomi fece una vera opera d’arte che denominò: “Un fiume, un guado, un ponte, nell’avventura umana”pastello e matita su carta, dimensioni cm. 70×50, 1987