Sabato 20 al centro polifunzionale San Marco di Marcallo si è svolto un convegno su “Salvaguardia e sicurezza della relazione medico-paziente nella Sanità digitale” con relatore il Dottor Di Lorenzo, medico di base della cittadina, molto amato dai pazienti e famoso per essere stato sollevato dall’incarico da ATS, per non avere voluto adeguarsi alle direttive che impongono al medico la compilazione del famigerato FSE fascicolo sanitario elettronico. Sono intervenuti anche Claudio Destri, presidente dell’associazione SicurDott che si occupa di Sanità eletronica e di Privacy e Franco Del Zotti, medico di famiglia di Verona e membro della Commissione Information Communication Technology dell’ordine nazionale dei medici.
La vicenda del Dottor Di Lorenzo è nota a tutti nel territorio. Qui sotto il nostro articolo di agosto:
Il medico di base che esercita da una vita la professione e che è molto amato dai suoi pazienti per la sua competenza ed esperienza medica, ma soprattutto per la sua umanità e capacità di instaurare relazioni empatiche con i suoi assistiti, ha sempre rifiutato di compilare il fascicolo sanitario eletronico dei pazienti per rimanere fedele al giuramento d’Ippocrate, come ha detto in conferenza, cioè nel voler essere l’unico depositario e custode dei dati e delle informazioni riservate, che nel corso della sua professione dimedico di famiglia, ha appreso. Rifiutandosi di compilare i FSE è di fatto divenuto obiettore del sistema creato da ATS e dalla Regione, che invece caldeggiano la digitalizzaione dei dati, ma pare non abbiano ancora spiegato chiaramente come avviene la tutela della privacy. Per questo motivo a luglio Di Lorenzo si è vista annullare la convenzione ad esercitare la professione di medico di base da ATS metropolitana e quindi i suoi pazienti, che lamentano di non essere stati tutti avvisati o di esserlo stati in ritardo, dato anche il periodo prefestivo del provvedimento, si sono trovati senza il ” loro Dottore” dall’ oggi al domani. Ricordiamo ai nostri lettori che il medico di famiglia non è un dipendente dell’ASST nè di ATS, ma un libero professionista che firma una convenzione per poter esercitare la professione di medico di base, ma sostenendo costi e responsabilità in proprio ( affitto dell’ambulatorio, strumentazione, compenso sostituto in caso di malattia/ferie…) e quindi non riceve uno stipendio, ma un rimborso per ogni paziente iscritto nella sua lista.
Il Dott. Di Lorenzo ha spiegato che quando gli fu notificata la cessazione della convenzione, decise di fare marcia indietro, per il bene dei suoi pazienti e scrisse una mail ad ATS per accettare di uniformarsi al Sistema elettronico, ma non ricevette risposta.
Anche dopo la raccolta firme tra i pazienti del dott. Di Lorenzo, ad agosto ne sono state raccolte 500, non è stata data nessuna risposta da ATS, anzi gli assistiti lamentano di aver dovuto cambiare due medici in due mesi, perchè la prima sostituta di Di Lorenzo ha rinunciato all’incarico. Per poter interloquire in maniera corretta con la Direzione sanitaria si è costituito un Comitato pro Di Lorenzo, che con il proprio legale affiancherà il legale del medico nel procedimento di opposizione alla decisione di ATS. Anche il Sindaco Massimo Olivares si è schierato con i suoi concittadini.
Al convegno sono intervenuti Francesco Del Zotti vicepresidente di SICUR DOTT che ha spiegato in dettaglio il fascicolo sanitario eletrtronico e le sue implicazioni sulla privacy dei pazienti e ha raccontato il caso di un altro medico obiettore di Palmanova (UD) che, dopo il rifiuto di compilare i FSE dei propri assistiti, non è stato sanzionato dalla Regione e ha continuato ad esercitare come prima.
La grande affluenza di pubblico al convegno ha dimostrato quanto il dott. Di Lorenzo sia amato dai propri concittadini e pazienti, ma anche che la burocrazia e i piani di ristrutturazione dei macro- organismi organizzativi, volti a rendere più efficienti le reti, a volte s’inceppano perchè non tengono conto del fattore umano.