TURBIGO – Domenica prossima, 4° di ottobre, è in programma la tradizionale festa del ‘Turbigh in Giò’ e ci sarà tutto quello che la tradizione ha tramandato. La storia è lunga diversi secoli, sempre accompagnata dal rituale del pallone… che brucia solamente nelle chiese dedicate ai martiri cristiani, come i SS. Cosma e Damiano. Questa antica tradizione, tipica della Diocesi di Milano è diventata motivo di incontro annuale per la Gente d’in Giò che tutta esce dalle proprie case e partecipa alla festa.
Proprio perché è entrata nelle visceri del paese, anche se dovesse piove – com’è previsto – oppure si spezza il filo di sostegno del pallone – com’è successo – la festa continua, sempre. La gente arriva a mezzogiorno a ritirare ‘pulenta e bruscitt’ (nelle passate edizioni abbiamo visto signore ritirare il rinomato piatto locale con pentole arabescate, allo scopo di andare oltre le vaschette in alluminio), mentre nel pomeriggio si accalca per vedere infiammare il pallone. L’attrazione del fuoco, l’inconfondibile espressione della fede dei martiri cristiani, un esclusivo modo di donare la propria vita…un simbolo che quest’anno è stato ‘infiorato’ dalla Scuola Materna-Ente Morale di Via Matteotti…per cui ci saranno tanti bambini…