Ieri sera alcuni pazienti del dott. Di Lorenzo, il medico di base di Marcallo con Casone cui l’AST ha revocato a fine luglio la convenzione per esercitare la professione di medico di famiglia, si sono riuniti a Ponte Vecchio per discutere della loro situazione di affezionati pazienti del dott. Di Lorenzo, rimasti orfani del loro punto di riferimento sanitario. ( vedi articolo CAM del 2/8/2018 ) Erano presenti anche il dott. Di Lorenzo e un collega: il dott. Ivo Lorenzini di Corbetta.
Il dott. Di Lorenzo ci ha detto che la sua posizione critica verso il SISS ( Sistema Informativo Socio Sanitario) risale al 1997 quando nacque il primo progetto pilota di raccolta informatica dei dati , e si è rafforzata nel 2007, quando il sistema di Lombardia Informatica andò a regime. Di Lorenzo, durante la riunione , ha ripersorso le tappe del Sistema e la sua storia di medico di base, costellata da richiami via mail da parte della Direzione Generale, e/o da comunicazioni scritte cartacee giuntegli spesso con ritardo o senza essere state protocollate, o addirittura la mancata comunicazione delle decisioni del Collegio Arbitrale ( che deve dirimere sulla questione). Insomma, a noi che abbiamo ascoltato il suo racconto e visionato la documentazione raccolta da lui in tutti questi anni, sembra un gran pasticcio burocratico, gestito male sin dall’inizio. Persino il presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza dott. Augusto Pagani si è detto stupito della revoca, perchè è un provvedimento estremo, che non è mai stato preso e c’è il caso di un altro medico “obiettore” ( vedi articolo CAM del 22/10/2018 ) che ha attuato lo stesso comportamento a Palmanova (UD) , ma non è stato sollevato dall’incarico dalla sua ATS.
Il dott. Di Lorenzo e i suoi pazienti presenti ieri, lamentano la differenza di regolamenti e di attuazioni, nonchè di politica in campo sanitario tra regione e regione, quasi si trattasse di “feudi territoriali” medioevali.
” Non potendo individuare tutte le figure che trattano i dati dei pazienti, nel percorso del SISS- dice Di Lorenzo-rivendico per loro una sorta di “diritto di recesso” dal sistema, cioè che i dati, una volta raccolti in entrata, possano essere cancellati su espressa indicazione del paziente,ed escano dal sistema. Invece , col sistema attuale, ciò non è possibile e il paziente ne perde la titolarità. Il Garante della Privacy nazionale, su mia (e quella di colleghi come me) segnalazione ha in atto da anni una sorta di partita a ping-pong con Regione Lombardia, proprio sulla sicurezza dei dati e sulla Privacy dei pazienti.”
Dopo la discussione i convenuti hanno iniziato la procedura per la costituzione del Comitato. é stato scelto il nome e si è letto lo statuto e il regolamento del Comitato costituendo: Comitatato Ippocrate : medici, cittadini e tutela dei dati sanitari, il cui scopo sociale è, nell’immediato, il reintegro del dott. Di Lorenzo nelle sue funzioni di medico di base a Marcallo, cioè il rinnovo da parte di ATS Città Metropolitana Milano della sua convenzione all’esercizio della Medicina Generale.
I membri del consiglio direttivo del neonato Comitato sono : Jenni Bertin presidente, Fabio Guasco vicepresidente, Massimo Ferrari tesoriere, Monica Viola segretaria: Boris Pennisi, Agnese Petesi, Lorena De Vecchi, Valentina Oldani, Paolo Lorenzutti consiglieri.
Vi aggiorneremo sugli sviluppi futuri della vicenda.