Si dice che il frutto non cade lontano dall’albero. Così fan le foglie. Con delicata armonia volteggiano in aria e si appoggiano una sopra l’altra, senza farsi male, formando il mosaico di colori della stagione più complicata dell’anno. Per chi piace l’autunno questo disco ne è l’inno, lo si sente subito, dall’intro Wanderer. Iniziamo a coprirci, il buio è parte del giorno: un plaid, un libro, la lampada sul tavolino in sala … l’autunno pigro. E’ la serata giusta per un pò di solitudie prima di Natale, e Cat Power-Wonderer è il sottofondo perfetto.Si tratta di unn disco abbastanza complesso, ma quando senti la sua voce in Horizon accompagnata da quel maledetto pianoforte, ti assale un brivido e ascolti, ascolti, ascolti distraendoti della tua mente. Canzoni che sfiorano l’orizzonte dell’amore, degli amanti di pianti dolorosi per poi lasciarsi in un abbraccio lungo per sempre. Dolce il suono, melodico fino all ‘osso, crudo, deciso, un macigno come quel dolore non ancora affrontato.Poi il brano con Lana del Ray cambia la prospettiva. L’inverno al mare, il tramonto dai colori sbiaditi fatto di scogli frantumati dalle onde fredde dell’oceano. Fermo a guardare, la macchina parcheggiata sulla carreggiata e un silenzioso rituale.Ancora quelle dita che battono tasti, nulla conta davvero, perchè è il nulla ad essere tutto. Se solo potessi ritornare indietro …rifarei esattamente quel che ho fatto. La musica riporta la tua anima indietro. Lentamente quei pensieri cambiano prospettiva con The voy e diventano sole e luna nel pezzo finale Wanderer/exit, dove parole ti sfiorano appena. Ecco l’identità che ci sforziamo di raggiungere, l’autunno così ingenuamente colorato, specchio della nostra speranza Riconoscere luce ed ombre è sapersi non conformare, è pensare, agire. Se a suggerirci queste emozioni ci fosse sempre una voce come la sua vivremmo in un mondo migliore. Saremmo davvero fortunati. A voi la parola, per le parole ci riaggiorniamo più avanti. Ti sta derubando, Spara alla tua testa, vogliono solo i tuoi soldi, Mi deruba solo con i guanti.
Ooh, Robbin
Ooh, Robbin Hood
Martedì 6 novembre, alle ore 21.00, all’Alcatraz di Milano (via Valtellina, 25 – ingresso a partire da 25 euro + pv www.ticketone.it