BUSTO ARSIZIO – Una serata di memoria e riflessione in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla firma delle leggi razziali a cura del Comitato Provinciale Varese e della Sezione Giovanni Castiglioni Busto Arsizio di Anpi. L’appuntamento, dal titolo “Monarchia e fascismo: dalle leggi razziali alla tragedia della Shoah” è in programma venerdì 16 novembre alle 20.30 presso la sala Verdi di via Antonio Pozzi 7.
La serata, coordinata da Liberto Losa (presidente Anpi Busto Arsizio), vedrà gli interventi di Ester Maria De Tomasi (presidente Anpi provinciale Varese), Roberto Ghiringhelli (professore ordinario di Storia delle Dottrine Politiche dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Maria Habermann (medico e scrittrice, figlia del “giusto”, dottor Aldo Habermann), Agostino Migone De Amicis (presidente Fondazione Monsignor Andrea Ghetti, custode della memoria delle Aquile Randagie, i Boy Scouts che nella clandestinità, e non armati, contribuirono a salvare migliaia di ebrei) e Leonardo Visto Gilardi (presidente dell’Associazione deportati, Aned di Milano).
Nel 2018 ricorre infatti l’ottantesimo anniversario delle Leggi razziali richieste da Mussolini e approvate da Vittorio Emanuele III. In particolare, con il fondamentale Regio decreto del 17 novembre 1938, gli ebrei furono estromessi dalle scuole, come allievi e come insegnanti, vennero estromessi dalle amministrazioni pubbliche, dalle imprese private con più di 100 dipendenti, dalle banche, dalle assicurazioni, dall’esercizio delle professioni.
Come ricorda Losa: «Rifletteremo insieme sulle responsabilità storiche della monarchia sabauda nel ’900, in particolare per quanto riguarda le leggi razziste del 1938. Cominciò da qui il calvario del popolo ebraico che si concluse nei campi di sterminio in Germania dal 1943 al 1945. Il ruolo della monarchia fu di piena connivenza in tutte le iniziative del fascismo a cominciare dall’avvento al potere di Mussolini nel 1922, fino alle leggi razziali del 1938 e alla tragica entrata in guerra nel 1940. Il tutto si concluse con la fuga ingloriosa del Re Vittorio Emanuele III e della sua corte a Brindisi, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943».
De Tomasi aggiunge: «Stiamo vivendo un momento preoccupante, dove una parte della politica vive in uno stato confusionale e sembra orientata su alcuni capisaldi: la discriminazione razziale, l’odio per lo straniero, la ricerca del capro espiatorio, risposte tragicamente già date nel secolo appena trascorso. In questo preoccupante contesto l’Anpi provinciale Varese e l’Anpi di Busto Arsizio, ricordano, con la tavola rotonda del 16 novembre, cosa portò all’Italia il binomio Monarchia-Fascismo».
Entrata gratuita.