INVERUNO – – Il Centro Studi Marcora prosegue l’opera di approfondimento della figura di Giovanni Marcora approfittando della recente desecretazione degli archivi NARA (National Archives & Record Administration) americani per esplorare una documentazione inedita e di estremo interesse. Grazie al lavoro del prof. Emanuele Bernardi emerge l’interesse da parte degli Stati Uniti non solo per l’azione politica di Marcora come ministro della Repubblica italiana, ma soprattutto l’attenzione puntuale al suo ruolo all’interno del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura presso la Comunità Europea, con i timori, neppure troppo velati, che la sua azione decisa e competente potesse in qualche modo interferire e danneggiare la politica agricola americana e le aspettative di alcuni settori specifici d’oltre oceano.
Di questo si discuterà sabato 24 novembre durante la presentazione del volume “Giovanni Marcora visto da Whashington” che si terrà dalle 10 in avanti, presso la Sala Grandi della CISL Metropolitana di via Tadino a Milano.
Nel libro scritto (edizioni Studium) scritto dal ricercatore del Dipartimento di Storia dell’Università La Sapienza di Roma emerge come specialmente in quegli anni la politica agricola fosse usata come materia compensativa e di scambio dei più vasti interessi industriali americani verso l’Europa, successivamente dipanati attraverso gli accordi WTO (World Trade Organisation).
“Scavando negli archivi – evidenzia Gianni Mainini presidente del Centro Studi Marcora e promotore dell’iniziativa – si svelano “intrighi” internazionali, documenti e osservazioni riguardanti la politica italiana e personaggi di casa nostra, equilibri all’interno della Democrazia cristiana, problemi della sinistra e della corrente di Base, rapporti con il Partito comunista”. Il libro è dunque anche uno spaccato puntuale dell’Italia degli anni Settanta.
“A trentacinque anni di distanza dalla sua scomparsa – sottolinea Giuseppe Oliva responsabile della zona Legnano Magenta della CISL Milano Metropoli – la figura di ‘Marcora’ continua ad essere di attualità e oggetto di ricerche e attenzione per la sua grande personalità. I suoi valori, fortemente democratici, dalla sua storia di capo partigiano resistente, finanche, alla sua immagine di Sindaco e poi di imprenditore vicino alla gente dell’Alto Milanese, sono in piena sintonia con i principi che ispirano da sempre l’azione del nostro sindacato”.
Dalle pagine del libro emerge, poi come dalle carte del NARA si evidenzia la statura umana e politica di Marcora ineguagliato ministro dell’agricoltura, di negoziatore capace e rispettato, persino temuto in Europa, di altrettanto capace anche se meno ricordato ministro dell’Industria alle prese col piano energetico, la crisi dell’acciaio, il contenimento dell’inflazione galoppante, il controllo dei conti pubblici, la lotta alla disoccupazione, la ricerca di nuove strade per l’equità sociale.
Alla giornata di studi presieduta da Virginio Rognoni esponente di spicco e ministro della Democrazia Cristiana negli anni Settanta e Ottanta, interverranno anche Gianni Borsa storico e giornalista, direttore del Centro Studi Marcora. Dopo la relazione dell’autore sono previsti una serie di contributi – interverranno Gianni Cervetti già parlamentare e dirigente del PCI, Roberto Mazzotta anche lui ex parlamentare della DC e Marco Goria presidente della Fondazione Goria di Asti – mentre le conclusioni saranno affidate a Piero Bassetti.
“Lo scrigno della carte che il Centro Studi conserva – conclude Gianni Mainini – è ancora ricco di documentazioni inedite su Marcora, riferite sia alla sua attività lombarda, italiana ed europea sia alla sua esperienza resistenziale, mentre continua l’approfondimento e l’analisi su tutti i fascicoli in possesso da cui ricavare spunti di elaborazione, ricerche, pubblicazioni e convegni. Un tesoro che è un nostro impegno valorizzare e diffondere”.