Per gli antichi ebrei Lilith era la prima moglie di Adamo, quindi precedente ad Eva, che fu ripudiata e cacciata via perché si rifiutò di obbedire al marito che pretendeva di sottometterla. Dall’ottocento a oggi la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile.
Gli studenti dell’ Istituto Superiore Alessandrini sono tornati a dar voce, in uno spettacolo nuovo, a tutte le Lilith del passato e del presente, il 17 novembre a Milano allo Spazio Alda Merini.
La sfida di quest’anno è stata portare in scena la storia lontana, per caratteristiche e cronologia, di figure femminili come Alfonsina Strada, Hedy Lamarr , Maria Gaetana Agnesi e il Setterosa ( mitica nazionale di pallanuoto femminile), quest’ultimo grazie al contributo di Aurora Puccio, Mental Coach.
Lo spettacolo è stato interamente sostenuto da un giornalista d’eccezione il signor Pantano che è alter ego nato dal grande entusiasmo e dalla penna di Elia Da Amiciis, giovane studente del quinto anno di liceo.
La caporedattrice Carola Albini ha dato voce alla determinazione di donne in carriera che non mollano mai il colpo e pretendono sempre tanto. Il giovane Pantano ha dovuto creare un una sola notte articoli su le donne citate. Interessante il racconto di Alexandru e Aza che hanno parlato della passione delle due ruote per Alfonosina Strada che ha ispirato il racconto di una giovane ragazza araba che ancora oggi deve pedalare contro divieti assurdi.
Amanda ha scritto una poesia intensa sul calore che emanano le donne che amano la matematica, disciplina al centro della vita di Maria Gaetana Agnese celebrata in un lungo racconto da Elia ovvero il giornalista Pantano.
Da brividi il racconto su Hedy Lamarr scritto a interpretato da Erica Regalin, ex studentessa dell’istituto e anima sempre presente del progetto fin dall’inizio, ormai quattro anni fa;
Ilde è scesa a fare una vasca tra il faticoso cammino delle atlete del Setterosa e le discriminazioni presenti ancora nello sport come ben conosce Aurora Puccio che da sempre si batte insieme a “Gli Occhi delle tigri” titolo del suo racconto .
Celestiale il duetto in arabo e italiano di Amina e Aza che hanno recitato” Ho sciolto i capelli” poesia che dà il titolo alla raccolta di poesie di Agnese Coppola scrittrice e docente ideatrice del progetto insieme ai docenti Alba Berett , Claudia Zeccara, Roberto Nogarotto, Fausto Nervo Rizzo.
Nicole ha recitato e cantato del dono dell’immaginazione della sua giovane età, come il timido Stefano che si veste da metallaro; entrambe le voci sono state accompagnate dal gruppo musicale della scuola, chitarre, batteria e sax di Federico, Alessandro, Marco e Lorenzo. Christian ha celebrato le donne, attraverso il suo amore per la poesia in un pomeriggio caldo, tra gli applausi e gli occhi lucidi dei presenti, per l’apertura degli eventi di Bookcity in programma presso Casa Merini.