La tariffa agevolata si applicherà sia alle utenze domestiche residenti che alle utenze condominiali, con una riduzione attesa degli importi in bolletta per oltre il 50% di esse.
L’introduzione di una tariffa agevolata di importo particolarmente contenuto va a beneficio dell’equità sociale, in linea con la recente introduzione del bonus idrico.
La tariffa sarà strutturata secondo importi unitari crescenti per disincentivare consumi eccessivi, al fine di preservare la risorsa idrica e sostenerne un uso consapevole.
Dal 1 gennaio tutti i comuni di Città Metropolitana, compresa Milano, gestiti da Gruppo CAP, avranno un’unica tariffa dell’acqua, calcolata sulla base di quella attualmente più bassa, invece delle attuali 141 tariffe differenti.
CAP è l’azienda a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano e in diversi altri comuni delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como secondo il modello in house providing, garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione.
La nuova bolletta avrà: una quota fissa calcolata pro-capite, in modo da venire incontro ai cittadini meno abbienti. E i primi 33 metri cubi d’acqua saranno a tariffa agevolata a persona, in coerenza con la nuova direttiva europea, approvata lo scorso 23 ottobre, che impone a tutti i paesi di promuovere l’uso attento dell’acqua potabile. Sono questi i principi della nuova tariffa del servizio idrico della Città metropolitana di Milano,che è stata approvata pochi giorni fa dalla Conferenza dei Sindaci dell’Autorità d’Ambito della Città Metropolitana ed entrerà in vigore dal prossimo gennaio 2019 con applicazione anche per l’anno 2018.
La nuova tariffa prevede una quota fissa di euro 0,60 euro al mese per persona e sarà calcolata per un massimo di tre individui per abitazione, per venire incontro alle persone sole. Le famiglie numerose pagheranno al massimo 1,80 euro al mese di quota fissa. Ai condomini si applicherà uno standard di 3 persone per appartamento, salvo che non venga comunicato dall’amministratore l’esatto numero di residenti di ogni unità immobiliare. Nuova anche la tariffa non residenti, leggermente più cara di quella per i residenti e che non prevede agevolazioni.
La tariffa dell’acqua potabile sarà articolata in fasce. La prima fascia, agevolata, fino a 33 metri cubi all’anno a persona, oltre 90 litri al giorno, a seguire la fascia base e tre fasce per consumi superiori, in modo da consentire una modulazione della spesa in base alla quantità di acqua consumata, indurre un’uso consapevole dell’acqua potabile e ridurre sprechi. Le tariffe per depurazione e fognatura rimangono proporzionali al consumo senza fasce differenziate.
Nel complesso la nuova tariffa per uso residente sarà proporzionale al numero di componenti del nucleo famigliare e si attesterà tutto compreso intorno a 1 euro (1,06) per metro cubo, 1.000 litri di acqua e si applicherà sia alle utenze domestiche residenti che alle utenze condominiali, con una riduzione attesa degli importi in bolletta per oltre il 50% di esse.
L’introduzione di una tariffa agevolata di importo particolarmente contenuto va a beneficio dell‘equità sociale, in linea con la recente introduzione del bonus idrico.
La tariffa sarà strutturata secondo importi unitari crescenti per disincentivare consumi eccessivi, al fine di preservare la risorsa idrica e sostenerne un uso consapevole.
Novità anche sul fronte delle utenze non domestiche, la cui classificazione cambia anche per venire incontro ai bisogni del territorio e ai principi di sostenibilità. Nasce infatti la tariffa per usi pubblici e sociali e la tariffa per usi non potabili, con lo scopo di promuovere l’uso dell’acqua di prima falda e il riuso di acqua depurata, in ottica di economia circolare.
Cambia anche la tariffa per la raccolta e depurazione delle acque reflue industriali, mirata a semplificare la modalità di determinazione dei corrispettivi e a meglio allocare i costi secondo il principio di “chi inquina paga”.