Silvia Minardi, ex candidata Sindaca per la lista civica Progetto Magenta, abituata da anni a correggere i compiti in classe dei suoi alunni ed alunne, ha notato da tempo un errore di calcolo nelle dichiarazioni del Comune in merito alle tempistiche dei pagamenti ai fornitori e lo ha nuovamente fatto presente nel Consiglio Comunale del 30 novembre.
L’abbiamo contattata e ci ha detto: ” Partiamo dal principio che se il Comune paga in ritardo un fornitore si arreca un danno al fornitore e noi di Progetto Magenta abbiamo constatato che , purtroppo, il Comune di Magenta continua a pagare con ritardo i fornitori. Il 29 novembre, in conferenza stampa, il vicesindaco, nonchè assessore alla programmazione economica, Simone Gelli aveva dichiarato che la presente amministrazione è passata a pagare le fatture dei fornitori da 70 giorni a 42 giorni di ritardo. Questo significa 42 giorni oltre la data di scadenza della fattura: se la fattura è a 60 giorni il pagamento arriva dopo 100 giorni (più di 3 mesi).”
Ieri, in Consiglio comunale c’è stata un’accesa discussione su questo punto e oggi Silvia Minardi ci dice: “La tempestività non è un evento meteorologico, bensì la caratteristica di quanto viene fatto con prontezza e al momento opportuno. Diciamo questo per chiarire ancora una volta il concetto dell’indicatore di tempestività dei pagamenti della pubblica amministrazione, che, anche nell’ultimo consiglio comunale, è stato confuso e male interpretato.” poi prosegue “La definizione ufficiale è la seguente: l’indicatore di tempestività dei pagamenti è calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura stessa e la data di effettivo pagamento ai fornitori, moltiplicata per l’importo dovuto. Questo è il concetto della media ponderata.”
Così conclude Minardi: “Quindi se la nostra amministrazione dovesse avere ad esempio un indicatore di tempestività dei pagamenti di 60 giorni, significa che mediamente aggiunge altri 2 mesi prima di pagare una fattura ormai scaduta (cioè paga con due mesi di ritardo, oltre la scadenza). Perchè insistiamo nel voler precisare questo? Perchè chi di competenza queste cose le deve sapere e spiegarle in maniera corretta ai cittadini.”
Silvia Minardi poi affronta un altro argomento, collegato al primo: “Altrettanto grave è che ad oggi il sito del Comune di Magenta non fornisca nessuna informazione dal giugno scorso, pur essendo, per Legge, obbligatorio mantenere la trasparenza e l’aggiornamento dei dati pubblici. I 42 giorni di cui parla l’assessore Gelli sono riferiti ai pagamenti in scadenza al II trimestre: vuol dire l’assessore che da giugno ad oggi non è cambiato nulla? “