Tra le tante iniziative del magentino per onorare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che cade il 25 novembre ma ormai, anche per colpa delle cronache che ci parlano di un femmincidio ogni tre giorni solo in Italia, si è estesa a tutto il mese di novembre, quella che ci è piaciuta di più e che pensiamo più efficace nel lanciare un messaggio e far scaturire una riflessione, si è svolta a Ponte Vecchio di Magenta, presso il teatro dell’oratorio.
La compagnia teatrale di non professionisti il “Il Teatro delle donne: gruppo estemporaneo di Corbetta” ha messo in scena lo spettacolo “Avevamo il mostro in casa”, tratto dai monologhi di Serena Dandini ” Ferite a morte”.
Otto donne si ritrovano in Paradiso e a turno raccontano la loro storia di vita e la loro morte ad opera di un uomo, marito, fidanzato, amante…tra cui spicca quella di una madre musulmana che, per salvare i suoi figli dalle grinfie dei jiadisti, si offre al posto loro e viene fatta esplodere in un mercato: donna trasformata in oggetto di morte, vittima della follia partiarcale fondamentalista, che si fa strumento di morte per altre donne.
Lo spettacolo, grazie all‘ironia del testo e alla sapiente recitazione, nonchè alla scelta azzeccata dei brani musicali che hanno accompagnato dal vivo le varie storie, essi stessi racconti di amori sbagliati e malati, tra i quali: “Bambola” di Patty Pravo, “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini, “Ave Maria” di Fabrizio de Andrè, ha lasciato un segno nel folto pubblico in sala, che ha applaudito calorosamente e ha partecipato al dibattito che si è svolto al termine.
L’evento, organizzato dal gruppo delle Donne Democratiche dell’est Ticino, è stato presentato e moderato nel dibattito da Marisa Sestagalli, coordinatrice del gruppo.
In sala erano presenti il consigliere comunale Giuseppe Cantoni che, da uomo, ha chiesto scusa a tutte le donne per le violenze agite su di loro, il neo capogruppo PD Luca Rondena che ha parlato di leggerezza e riflessione riguardo allo spettacolo, mentre il vicesindaco Simone Gelli ha ricordato quanto si stia facendo per migliorare la sicurezza delle donne e la formazione di tutti gli operatori della rete antiviolenza, a livello locale e nazionale.