Con l’incontro di ieri sera 3 dicembre, in sala consigliare Basile, dedicato agli adulti,si è concluso il mini-ciclo di incontri per informare la popolazione sullo stato della ricerca e delle terapie per malati sieropositivi e di AIDS, oganizzato dall’assessora al welfare del Comune di Magenta, Patrizia Morani con l’assessore ai giovani Luca Aloi e con la collaborazione di Sergio Prato dell’associazione Le rose di Gertrude.
L’incontro della mattina era dedicato ai giovani studenti e studentesse e ha visto una sala consigliare strapiena di giovani attenti e interessati. (vedi articolo cam del 3 dicembre)
L’incontro serale, dedicato agli adulti, ha visto in campo anche alcuni membri dell’associazione Librando e Bevendo che, con la presidente Luisella Versetti, hanno letto alcuni brani salienti dal libro “ La vita non vissuta” di Nicola Gardini , romanzo che racconta la storia di un uomo, stiamto professionista che scopre di essere sieropositivo.
Alla serata era presente il dottor Paolo Viganò, infettivologo dell’ospedale di Legnano che ha parlato della sua esperienza di medico, cresciuta in parallelo con il progredire della malattia e della ricerca sul campo della sua equipe, con pochi mezzi e brancolando nel buio, almeno agli inizi 8 anni ’80): “Poiché l’HIV è un virus che muta, sarà molto difficile in breve tempo trovare un vaccino efficace, o una nuova terapia che stronchi definitivamente il virus.
Quest’anno a Legnano abbiamo visto 20 nuovi casi di sieropositivi, (ma anche 30 di sifilide ) ciò vuol dire che la prevenzione non è proprio così efficace…ormai tutti gli adulti sanno che c’è il virus e come si trasmette. Bisogna mettere in atto una sana informazione soprattutto dei giovanissimi, anche per informarli sulle altre malattie sessualmente trasmissibili: epatite A,B,C , Sifilide, Clamidia, Papilloma virus…”.
Viganò ha parlato francamente agli intervenuti ed ha citato la famosa terapia PrEP, un trattamento che permetterebbe di evitare il rischio di essere contagiasi dal virus dell’HIV, dicendo che non è come prendere l’Aspirina e non si può dare a tutti, ma va fatta in modo serio e controllato. ” L’unica cosa da fare-dice- se si pensa di aver avuto comportamenti a rischio, bisogna fare subito il test e informare subito il partner del risultato se si è risultati sieropositivi. A Legnano, il reparto di infettivologia non è sovraffollato come nei grandi ospedali del capoluogo,per cui la gestione del paziente è immediata e personalizzata.”
Sergio Prato, citando la celebre “ livella” di Totò, ha ricordato che l’AIDS è una malattia che non fa distinzioni di genere, censo, etnia e Paese e per questo motivo, sono state fatte molte e cospicue donazioni per la ricerca, negli USA e nel mondo.
Patrizia Morani ha portato i saluti dell’amministrazione e ringraziato la vicesindica di Corbetta Linda Giovannini di essere intervenuta all’incontro, a nome dell’amministrazione di Corbetta, poi ha detto: “Bisogna prendere in mano la situazione e formare i genitori ad educare i giovani anche su questi argomenti.” Poi , dopo il dibattito con il pubblico, ha detto che s’impegnerà per replicare queste giornate di formazione e favorire progetti mirati per i giovani, magari insieme alle associazioni che sul territorio già si occupano di queste tematiche .