MILANO – – “Spesso quando si parla di valorizzazione turistica e territoriale ci si dimentica che alla base di tutto c’è l’acqua. Quell’acqua, che come Consorzi di bonifica andiamo a garantire per mantenere la storica vocazione agricola nei nostri territori, così come di pari passo andiamo a salvaguardare l’aspetto ambientale che è altrettanto essenziale in un’ottica di tutela del territorio”.
Con queste parole il Presidente di URBIM-ANBI Lombardia Alessandro Folli, che presiede altresì il Consorzio ETVilloresi, ha concluso il convegno svoltosi durante la mattinata di mercoledì 5 dicembre presso la Sala Convegni del Touring Club Italiano dedicato alla presentazione del progetto Acquapluss – Acqua Plurima per uno Sviluppo Sostenibile.
L’iniziativa promossa da Regione Lombardia, Urbim-Anbi Lombardia e Touring Club Italiano, è servita per mettere a fuoco una serie di progettualità che vengono portate avanti in via sperimentale su quattro aree della pianura irrigua lombarda e facenti parte di quattro Consorzi di bonifica: Associazione Irrigazione Est Sesia per la Lomellina, ETVilloresi per il Naviglio di Bereguardo, Media Pianura Bergamasca per la Roggia Borgogna e Oglio Mella per i fontanili a sud di Brescia.
“Si è trattato – ha commentato Folli – di una giornata di studio molto proficua sotto il profilo culturale; ci ha fatto comprendere appieno quelle che sono le esigenze del nostro Paese in quest’epoca. Dopo la guerra per il petrolio, infatti – ha continuato il Presidente di ETVilloresi – è in corso, e lo sarà sempre di più, una vera e propria guerra per l’acqua”.
A questo proposito, Folli ha evidenziato la lungimiranza con cui Regione Lombardia si è posta rispetto al ruolo dei Consorzi di bonifica. “L’acqua del resto – ha rimarcato Folli – è l’elemento più importante. Non dobbiamo mai considerare come un fatto scontato la presenza dell’acqua nei nostri canali”.
In questo senso, il Presidente di ETVilloresi ha auspicato anche una revisione di alcuni accordi – vedasi quello per il livello dell’acqua nel Lago Maggiore fermo ai primi decenni del XX secolo – in considerazione del cambiamento del contesto socio-economico, oltre che ambientale, dentro al quale ci si muove. “La multifunzionalità – ha detto Folli – è la strada da perseguire, ma non dobbiamo scordarci che tutto viene dall’agricoltura. In quest’ottica mi auguro che ci sia una maggior tutela dell’aziende agricole che sono un volano importante per la nostra economia”.
Accanto all’attenzione per i numerosi chilometri di canali che fanno della Lombardia una vera e propria terra d’acqua, nel corso della tavola rotonda si è posto l’accento sulla cosiddetta “Via del Naviglio”, portata ad esempio come utilizzo plurimo dell’acqua.
Nel dettaglio l’esempio del Naviglio di Bereguardo, con 46 km di itinerario cicloturistico tra Abbiategrasso e Bereguardo, rappresenta uno degli angoli più suggestivi del Sud-Ovest Milano nell’ottica di una reale valorizzazione turistica del territorio. Tra gli obiettivi del progetto, accanto alla promozione del Naviglio, anche quello di far sempre meglio conoscere alcuni luoghi dal grande fascino storico come Morimondo, prevedendo una rete ciclopedonale che tocchi questi borghi (Abbiategrasso, Besate, Motta Visconti, Bereguardo, Morimondo e Ozzero): un itinerario stupendo, un viaggio nel paesaggio padano più intimo e vero, ma di cui ci si deve ‘prendere cura’ secondo “una prospettiva di turismo consapevole e di sviluppo sostenibile”.
“Tra le sfide da cogliere – ha rilevato il professor Claudio Gandolfi dell’Università degli Studi di Milano – anche quella di una ottimizzazione dell’attuale sistema irriguo. Puntare quindi sull’utilizzo della tecnologia, così che le singole aziende agricole possano avere a disposizione una portata d’acqua più flessibile, ma in grado anche di creare risparmi notevoli”.
Per ulteriori informazione: 335.5297492
5 allegati