La protesta, scatenata nei giorni scorsi, per l’aumento del prezzo della benzina ha fatto risorgere l’antico spirito rivoluzionario dei Francesi e in tutto il Paese è nato un movimento spontaneo di cittadini che, con il nome di “gilet jaunes”, si sono organizzati in gruppo e, senza bandiere o simboli politici, due settimane fa hanno incominciato a manifestare. I gilet gialli sono emersi dal nulla, grazie al tamtam sui social, e hanno bloccato le strade di tutta la Francia. La rabbia scaturita per l’aumento delle tasse sul gasolio si è allargata fino a diventare una protesta contro il presidente Emmanuel Macron.
Il primo giorno di proteste, il 17 novembre, sono scese a manifestare in tutto il paese circa 280mila persone che indossavano i gilet gialli. Una settimana dopo erano circa la metà. Ma una manifestazione a Parigi è degenerata quando alcune vetrine sono state distrutte sugli Champs-Elysées ed è stato dato fuoco ad alcune barricate. La polizia antisommossa ha disperso i manifestanti con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. In questo genere di manifestazioni vi sono sempre ormai gruppi violenti di infiltrati e ormai anche la politica si è accorta della forza numerica dei gilet jaunes infatti i due partiti Fronte nationale di Marine Le Pen, di estrema destra, e la sinistra radicale La France Insoumise di Mélenchon si sono uniti alla protesta contro il Governo centrale e chiedono elezioni anticipate.
Oggi era stata annunciata un’altra mega manifestazione a Parigi, di fronte all’Eliseo e il nostro Direttore Francesco Maria Bienati si è recato sul luogo. Al momento in cui scriviamo la manifestazione è ancora in corso e vi mostriamo alcuni scatti della mattina, quando i manifestanti stavano convogliando verso i luoghi del corteo, gli Champs Elisee, mentre le Forze dell’Ordine ( 86.000 circa) si radunavano e si posizionavano in tenuta antisommossa lungo il percorso.
Bienati racconta che Parigi è letteralmente bloccata: niente mezzi pubblici, nè taxi, negozi chiusi e serrande rinforzate, neanche un bar per bere un caffè o andare in bagno; le vie limitrofe al centro deserte come durante un coprifuoco in guerra, solo mezzi blindati della Gendarmerie e qualche sparuto gruppetto di gilets jaunes che defluisce dal centro…
Vi riaggiorneremo col reportage del Direttore di CAM, quando sarà rientrato da Parigi.