Riceviamo e Pubblichiamo
Nelle scorse settimane, in occasione di un avvicendamento di personale presso la Polizia Locale, il vicesindaco Vener, nella sua funzione istituzionale, ha rilasciato comunicazioni pubbliche riferendo che “persone e situazioni hanno tentato di screditare la professionalità” dell’ex comandante Manduci e lo stesso Manduci ha a più riprese rilasciato dichiarazioni di identico tenore, lasciando intendere che la precedente amministrazione abbia operato coningiusto accanimento nei suoi confronti. Queste davvero spiacevoli dichiarazioni non corrispondono nel modo più
assoluto alla verità dei fatti per oggettivi motivi che devono essere precisati alla pubblica opinione, a tutela degli amministratori stessi e delle altre persone coinvolte.
Manduci fu oggetto di un provvedimento disciplinare da parte del segretario comunale che, a norma di regolamenti e legge inerente la Pubblica Amministrazione, è il solo ed esclusivo Responsabile dei Procedimenti Disciplinari, come da chiunque verificabile in modo semplice e immediato.
L’azione del Segretario fu a seguito di riscontri oggettivi, assumendo, a seguito dell’istruttoria e valutazione circa gli accadimenti, i provvedimenti che riteneva opportuni e conformi alla legge e a quanto emerso. A norma di legge gli interessati possono ricorrere al giudice del lavoro. A seguito di ricorso di Manduci il giudice ha corretto il procedimento del segretario, dando conferma nel testo della sua ordinanza degli irrefutabili elementi emersi.
Sindaco e Giunta non sono competenti in materia e qualsiasi intervento è impropria intromissione: ad essi non spetta alcuna valutazione sull’appropriatezza dei procedimenti ma solo prenderne atto, né tanto meno possono avere responsabilità alcuna sugli stessi. Nulla contro Manduci con cui si è lavorato a lungo quotidianamente, anzi meglio
sarebbe stato senza questi accadimenti; comunque i nostri amministratori hanno operato per tutelare e sostenere al massimo tutte le persone, come dimostrato in più occasioni allo stesso Manduci, ma senza omissioni di atti dovuti.
Durante l’indagine del Segretario comunale e prima del pronunciamento del giudice, ogni dichiarazione di chiunque a riguardo è da evitare perché potrebbe essere colpevole interferenza sul procedimento in corso. I cittadini e il consiglio comunale sono stati informati su situazioni e provvedimenti assunti e su tutto quanto poteva essere reso pubblico.
Il provvedimento del giudice con tutti i dettagli, essendo riferita a persone, è atto pubblico ma divulgabile solo da chi ne è direttamente coinvolto. Detto provvedimento è stato emesso in data 14 giugno 2017, periodo in cui già
operava la nuova amministrazione a guida del Sindaco Perletti.
Il neoeletto sindaco Perletti e la sua Giunta, hanno poi deciso di non riassegnare a Manduci il comando della Polizia Locale di Cuggiono.
In questa stessa comunicazione, come in tutti gli anni passati, manteniamo un profilo di correttezza e oggettività per rispetto di ogni persona coinvolta, ma esigendo lo stesso modo rispetto di fatti e persone; non vogliamo entrare nelle polemiche inopportune e senza fondamento sollevate sulla vicenda.
Allo stesso modo facciamo gli auguri ai comandanti Manduci e Abbrescia per i nuovi incarichi e per il futuro.
Cuggiono Democratica