Quando il nostro Direttore ha avuto l’idea di riunire la comunità musulmana e quella cristiana in piazza per uno scambio di auguti natalizi, i rappresentanti di entrambe hanno subito aderito con entusiasmo. Ed è stato davvero bello vedere di fronte al presepe tradizionale e all’albero illuminato, oggetto pagano ma non meno simbolico del nostro Natale, alcuni membri della comunità musulmana di Magenta ( in tutto sono circa 1500 persone) insieme a molti cittadini e cittadine e a Don Giuseppe Marinoni, prevosto della comunità cattolica, con alcuni membri del Consiglio Pastorale. Dopo parole di pace e di augurio per un sereno Natale da parte di Ayub e Munib i due portavoce dell’Associazione Moschea Abu Bakar e di una ferma condanna dell’atto terroristico di Strasburgo, Don Giuseppe ha risposto con parole di inclusione e di comunione, nel rispetto delle diversità delle due religioni monoteiste professate da entrambi i gruppi.
Qui sotto il testo della lettera che Don Giuseppe Marinoni e i sacerdoti della Comunità pastorale hanno scritto, tradotta anche in arabo, per augurare Buon Natale ai fratelli Musulmani :
Cari amici musulmani, grazia e pace a voi, da parte dell’Unico Dio, Creatore dell’Universo. Ormai conoscete la nostra tradizione: i sacerdoti o altre persone cristiane cattoliche visitano le famiglie cristiane e le famiglie dei loro amici, nelle settimane precedenti la “Festa della Nascita del Signore Gesù”, che cade sempre il 25 di dicembre, per invocare la benedizione di Dio. Per noi la festa del NATALE è Gesù che nasce nella nostra storia.
Passando di casa in casa, troviamo anche le vostre case con le vostre famiglie, ci sembra bello fermarci anche da voi, incontrarvi, come forse abbiamo già fatto,testimoniando così la fratellanza, il rispetto religioso e la comune preghiera all’Unico Dio.
È importante chiedere a Lui la Sua Benedizione sulle nostre famiglie.
Oggi noi, cristiani e musulmani, dobbiamo avere la medesima aspirazione a vivere nella pace e nel rispetto reciproco e a superare ogni forma di egoismo e di violenza, per dare al mondo una testimonianza efficace dell’amore che Dio vuole tra gli uomini.
Dobbiamo educare i figli, mostrando più ciò che ci unisce nelle nostre fedi e chiedendo il rispetto delle diversità che solo Dio chiarirà. Su questo, e magari su altre problematiche che ci stanno a cuore, potremmo lavorare insieme.
Siamo dunque molto contenti di avere la possibilità di incontrarvi per scambiarci un saluto, un augurio e magari una Preghiera e speriamo anche di poter programmare qualche passo da fare insieme per i giovani e per altre necessità comuni.
Don Giuseppe Marinoni
e i sacerdoti della Comunità Pastorale
Foto: Roby Garavaglia