L’ANAS distribuisce i propri pacchi natalizi col servizio posta-celere e non con le renne, ma non è la modalità d’invio a rendere indigesti i cesti natalizi firmati Anas, bensì il loro contenuto: sono infatti state recapitate in questi giorni ai titolari delle aziende agricole dell’Abbiatense e Magentino le comunicazioni che dichiarano il vincolo di pubblica utilità per i terreni interessati dal progetto stradale, premessa al successivo decreto di esproprio: lettere su carta intestata dell’ANAS ma che portano la firma politica del precedente Governo, che ha approvato l’opera in finale di Legislatura, e di quello in carica il cui cambiamento è, al momento, non pervenuto: cambiano le maggioranze ma anche quelli che si erano presentati come portavoce di diverse istanze dai territori non segnano quella continuità per cui sono stati eletti, almeno per quanto riguarda le scelte ambientali e territoriali.
Pessimo il pacco di Natale consegnato a decine di famiglie di agricoltori che da decenni hanno investito risorse e lavoro sui loro terreni, per sviluppare attività agrituristiche e spesso biologiche, per produrre cibo sano e di qualità riconosciuta, con attente lavorazioni del suolo per migliorarne la struttura e la fertilità di anno in anno. Il loro lavoro rischia di essere spazzato via dai cantieri della nuova strada, su cui però pende il ricorso di comuni, comitati e Legambiente, ma anche di Città Metropolitana e dei Parchi Regionali del Ticino e Sud Milano, da sempre motivatamene contrari all’opera. Sono i suoli migliori della campagna coltivata tra il Milanese e la Valle del Ticino, quelli finiti nel mirino dei cantieri della superstrada Vigevano-Malpensa, che dal capoluogo lomellino dovrebbe arrivare a Boffalora, nel Magentino, snodandosi tra i terreni delle aziende agricole che sono portabandiera dell’eccellenza rurale della Lombardia.
Così dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, da sempre contraria all’opera : “Siamo sconcertati da questo pacco natalizio di pessimo gusto. Un territorio che avrebbe bisogno di interventi mirati per migliorare la propria rete viaria e il servizio ferroviario ferma al secolo scorso, è sotto attacco per un’opera che non migliora i collegamenti con il capoluogo lombardo, ma ne compromette il tessuto agricolo produttivo e il patrimonio paesaggistico e naturale. Siamo al fianco di agricoltori e comunità locale, per difendere un bene comune che merita di essere tutelato, anche con azioni sul terreno legale”.