Per risolvere i 40 licenziamenti annunciati a dicembre dalla Hammond di Marnate, azienda che produce trasformatori e componenti elettrici, nonostante l’offerta di aiuto offerto dal senatore Luigi Paragone e del deputato Niccoló Invidia ( M5S) membro della Commissione Lavoro, i sindacati per ora vogliono condurre da soli la trattativa e, dopo aver chiesto più volte un incontro, lunedì 14gennaio i rappresentanti della Fim, Ilaria Campagner, e della Fiom, Rino Pezone, per la prima volta dopo la notizia dei licenziamenti, incontreranno i vertici della Hammond Power Solution. Sulla vicenda è stata presentata anche un’interrogazione parlamentare da Alessandro Alfieri senatore PD.
La Hammond Power Solution era subentrata da 6 anni nella proprietà di una storica azienda del paese, inizialmente Elettromeccanica marnatese e poi Marnate trasformatori, prima di essere acquisita dal Canada. E proprio dal Canada si è presentato a sorpresa pochi giorni prima di Natale Bill Hammond ad annunciare di persona il licenziamento di 40 dipendenti.
Niccoló Invidia, varesino 5S, membro della Commissione Lavoro ha diffuso una nota in cui lancia un appello ai sindacati, per una concertazione più ampia e risolutiva :
“Il caso dei licenziamenti della Hammond Power Solutions di Marnate necessita al più presto di una presa di posizione da parte dei sindacati. Ad oggi, assieme al collega Paragone, ci siamo mobilitati per intavolare un’interlocuzione positiva tra Ministero, sindacati e azienda. Questa interlocuzione però non ha trovato alcun terreno fertile su cui svilupparsi in quanto non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta da parte dei sindacati. Per il bene dei lavoratori e per il futuro del tessuto sociale e imprenditoriale di Marnate, chiedo pubblicamente ai sindacati di aprirsi ad una maggiore interlocuzione verso di noi, parlamentari della maggioranza vicini al territorio, nonché verso il Ministero. Non siamo interessati al caso per manie di protagonismo, ci siamo mobilitati per vincere una battaglia di diritti. Lasciamo da parte le ideologie, in questa partita vestiamo la stessa casacca. Rimaniamo in attesa di una risposta positiva.”
“Il caso dei licenziamenti della Hammond Power Solutions di Marnate necessita al più presto di una presa di posizione da parte dei sindacati. Ad oggi, assieme al collega Paragone, ci siamo mobilitati per intavolare un’interlocuzione positiva tra Ministero, sindacati e azienda. Questa interlocuzione però non ha trovato alcun terreno fertile su cui svilupparsi in quanto non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta da parte dei sindacati. Per il bene dei lavoratori e per il futuro del tessuto sociale e imprenditoriale di Marnate, chiedo pubblicamente ai sindacati di aprirsi ad una maggiore interlocuzione verso di noi, parlamentari della maggioranza vicini al territorio, nonché verso il Ministero. Non siamo interessati al caso per manie di protagonismo, ci siamo mobilitati per vincere una battaglia di diritti. Lasciamo da parte le ideologie, in questa partita vestiamo la stessa casacca. Rimaniamo in attesa di una risposta positiva.”
Ma in questa prima fase, dove i dipendenti minacciano d’incatenarsi ai cancelli della fabbrica, i sindacati preferiscono trattare direttamente con i vertici dell’azienda canadese e lasciare fuori la politica. Vedremo cosa succederà lunedì 14 al primo incontro tra le parti.