TURBIGO – Lui, probabilmente, non se lo sarebbe aspettato che qualcuno lo ricordasse nel cinquantenario della morte, anche perché quando morì il Senato della Repubblica fece fatica a ricordarlo, così pure i quotidiani nazionali, mentre quelli locali (‘Gazzetta del Popolo’ di cui era stato direttore e ‘Corriere di Novara’) trattarono la ‘notizia’ con un centinaio di parole. Pur essendo morto a Roma l’8 febbraio 1969 il vecchio combattente volle ritornare alla terra piemontese che gli aveva dato i natali, ricongiungendosi alla sua Tèrésah (Ubertis Corinne) nella nascosta tomba di Frassineto Po: due modesti colombari (foto) che il Comune aveva concesso in luogo della Cappella di Famiglia donata al Comune per farne il Monumento ai Caduti di tutte le guerre (foto).
Lo ricordiamo per il suo motto, ‘Con la nazione sempre, contro la nazione mai’, frutto del pensiero politico di un ‘uomo di qualità’ che rappresenta, oggi e sempre, un orizzonte a cui tendere per difendere la nostra identità culturale. E lo pubblichiamo a ‘Turbigo’ perché nel 2009 l’Amministrazione Comunale gli ha dedicato una Via, unico caso in Italia.
13 gennaio 2019:
1 – Il colombario che raccoglie le spoglie del senatore della Repubblica Ezio Maria Gray (componente della Corte d’Onore del Nastro Azzurro, nastro che compare accanto ai fiori) accanto a quelle delle moglie Térésah;
2 – Il Monumento ai Caduti donato dalla famiglia Ubertis al Comune.