La proposta di Corbetta al presidente Fermi. Previste altre iniziative promosse dalla Regione anche nelle scuole: “i nostri studenti studiano a memoria i 7 Re di Roma ma non conoscono Cattaneo”
Milano, 18 gennaio 2019 – “Intitolare l’aula del Consiglio regionale al padre della patria lombarda Carlo Cattaneo” E’ la proposta del Consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta formalizzata al Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi e ai membri dell’Ufficio di Presidenza del Pirellone. La proposta nasce a seguito del via libera a larga maggioranza di un ordine del giorno al bilancio che chiede di “progettare una serie di iniziative finalizzate a celebrare e valorizzare la figura di Carlo Cattaneo, a 150 anni dalla sua scomparsa”.
“Storico, scrittore, padre del pensiero federalista: il gran lombardo Carlo Cattaneo – spiega Corbetta – è figura di grande modernità ancora oggi a distanza di un secolo e mezzo dalla morte. Le sue tesi rivestono un’importanza fondamentale nel panorama storico e sociale non solo della Lombardia e del nostro Paese, ma a livello internazionale. Il suo spirito civico e autonomista lo portò a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio di Guerra durante le Cinque Giornate di Milano del marzo 1848. Per tutti questi motivi e tanti altri – prosegue il leghista Corbetta – Regione Lombardia si impegnerà per diffondere la conoscenza della vita e del pensiero di Cattaneo fra i cittadini attraverso manifestazioni, eventi e convegni. Vogliamo portare anche la sua figura nelle scuole, dove spesso agli studenti vengono insegnati a memoria i nomi dei sette Re e dei sette colli di Roma ma non ricevono altrettante nozioni sui personaggi che hanno fatto grande la nostra Lombardia.”
L’anniversario del centocinquantenario della scomparsa di Cattaneo cadrà il prossimo 5 febbraio. “Ritengo che quel giorno – chiosa Corbetta – il tributo più grande che si possa fare a Cattaneo sia intitolargli l’aula del parlamento lombardo. Mi aspetto una risposta positiva dall’Ufficio di Presidenza del Pirellone. Tutti noi infatti siamo figli del suo pensiero e ciò è dimostrato dal fatto che ancora oggi la Lombardia si batte per l’autonomia, il federalismo e l’Europa dei Popoli: battaglie iniziate da lui due secoli fa”.