La Direzione di Abb Italia ha comunicato ieri al Coordinamento sindacale nazionale di Fim, Fiom e Uilm la decisione, assunta a livello centrale, di dismettere alcune produzioni legate al settore dei motori e generatori e di spostarne altre, sempre della stessa tipologia di prodotto, nello stabilimento di Helsinki, in Finlandia. Tutto ciò per affrontare la riduzione del mercato, ritarando la capacità produttiva in questo settore. Inoltre, un’altra tipologia di motore uscirà dalla produzione per essere sostituita, a breve, da un nuovo prodotto sviluppato e realizzato da Abb in India.
Questa scelta coinvolgerà 123 dipendenti, tra operai e impiegati, del sito di Vittuone che ora rischiano di perdere il posto di lavoro.
La comunicazione, nonostante i rumors degli scorsi mesi e le smentite aziendali alle insistenti domande dei sindacati, è stata una doccia fredda anche perché la scorsa settimana era stato siglato il rinnovo del contratto integrativo aziendale.
“Abbiamo appreso in questi giorni, dalle fonti di stampa e dalle organizzazioni sindacali, della situazione di rischio occupazionale per 123 dipendenti della ABB di Vittuone. Come consigliere regionale del territorio non posso nascondere la preoccupazione per una eventualità che andrebbe ad incidere in maniera drammatica sul futuro di tante famiglie”.
Così Silvia Scurati, consigliera della Lega al Pirellone, che prosegue: “Il piano di riorganizzazione industriale – continua Scurati – porterebbe ad una delocalizzazione della produzione di motori in Finlandia e in India, con conseguenze drastiche sui livelli occupazionali. Credo che tutte le istituzioni debbano fare il possibile, per quanto di loro competenza, per evitare un’ulteriore ferita nel tessuto economico del nostro territorio, che negli ultimi anni è già stato duramente colpito dalla crisi”
“Sto valutando di richiedere l’audizione delle parti sociali in IV Commissione Attività Produttive – prosegue Silvia Scurati – per avere una più ampia disamina della situazione della ABB di Vittuone e tutte le informazioni relative al piano di ristrutturazione aziendale, comprese le sue ricadute in termini di perdita di posti di lavoro”.