Magenta, sabato 2 febbraio: inaugurazione della mostra denuncia “Donne a perdere. Piccole storie di ordinaria quotidianità”
Ogni tela, affiancata dal racconto che l’ha ispirata, guida i visitatori nella vita interiore delle protagoniste, condividendo le loro paure, le loro angosce, il senso di solitudine profonda e di tragica impotenza
Dopo il successo ottenuto a Milano, il Comune di Magenta si accinge ad ospitare la mostra denuncia “Donne a perdere”, a cura di Carla Bruschi e Barbara Sanaldi. L’esposizione sarà tenuta dal 2 al 10 febbraio 2019. presso la Sala Consiliare Mariangela Basile. La mostra promossa dall’assessorato al Welfare e Pari Opportunità, in collaborazione con l’Associazione Culturale Variazioni, racconta il quotidiano martirio di alcune donne vittime di violenza. Quindici opere di Carla Bruschi accompagnate da altrettanti racconti della giornalista Barbara Sanaldi. Attraverso un percorso che ricalca idealmente le quattordici stazioni della Via Crucis, sono rappresentate quattordici storie. La quindicesima simboleggia la Resurrezione e lancia un messaggio di impegno e di speranza. Una mostra che veicola un messaggio diretto, senza filtri, senza mezze misure, senza ipocrisie, per fermare queste stragi quotidiane. Ogni racconto di Barbara Sanaldi ha ispirato la pittrice Carla Bruschi, che l’ha trasfigurato e rappresentato tra i simboli della modernità, per enfatizzarne la contraddizione e amplificare l’impatto emotivo.
«La mostra-evento “Donne a perdere” – spiega l’Assessora al Welfare e Pari Opportunità Patrizia Morani – racconta lo spaccato di una quotidianità purtroppo ben presente nella nostra società. L’arte, mai come in questo caso, illustra e descrive una realtà devastante, legata all’universo femminile: storie di violenza, di soprusi, la sensazione di sconfitta che trapela non solo dalle anime danneggiate. Le opere, ciascuna di esse accompagnata da un racconto, non sono una narrazione fantastica di qualcosa lontano dalle nostre case, ma rappresentano lo stimolo più forte, duro ma concreto, per reagire, per ricostruire tassello dopo tassello, una libertà perduta. Quanto più cruda è l’opera esposta, tanto più forte è il messaggio di reazione che essa deve stimolare in tutti e in ciascuno. Ed è questo – conclude l’esponente della giunta magentina – il grande merito delle due donne che hanno proposto e realizzato questa esposizione, Carla Bruschi e Barbara Sanaldi».
Ogni tela, affiancata dal racconto che l’ha ispirata, guida i visitatori nella vita interiore delle protagoniste, condividendo le loro paure, le loro angosce, il senso di solitudine profonda e di tragica impotenza. Ogni storia, raccontata e raffigurata, è un preludio di morte e ricrea un pathos che risveglia le coscienze. Nessuno può fingere di non vedere, di non capire: sono stragi quotidiane che devono essere fermate. Donne a perdere vuole portare il tema della violenza sulle donne al centro del dibattito sociale e civile per contribuire a creare una società più equa e generativa, in cui il divario di genere, che manifesta ancora oggi elementi fortemente discriminanti nei percorsi formativi e professionali, viene esplorato nella sua espressione più tragica e patologica per poter risvegliare le coscienze di tutti e sconfiggere la cultura che le genera. Riconoscere i gesti che stanno alla base di uno stereotipo serve a prevederli e a superarli. Attraverso l’arte e la creatività, Carla Bruschi e Barbara Sanaldi denunciano questo inutile e drammatico martirio quotidiano e promuovono una cultura della prevenzione e della violenza di genere .
La mostra sarà inaugurata sabato 2 febbraio alle ore 17.00. Saranno presenti, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, l’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, oltre alle due artiste Carla Bruschi e Barbara Sanaldi.
Sarà possibile visitare gratuitamente la mostra presso la Sala Consiliare Mariangela Basile, sita in via Fornaroli 30 a Magenta nei giorni e orari seguenti:
– sabato 2 febbraio dalle ore 17.00 alle ore 19.00
– domenica 3 febbraio dalle ore dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00
– da lunedì 4 a venerdì 8 dalle ore 17.00 alle ore 19.00, al mattino le scuole su appuntamento
– lunedì 4 e mercoledì 6 febbraio dalle ore 20.00 alle ore 22.00
– sabato 9 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00
– domenica 10 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00