L’amministrazione di Chiara Calati ha dato il via al procedimento di aggiornamento dei contenuti del Piano di Governo del Territorio. Grande attenzione lo sviluppo della città. Nella delibera leggiamo, come punto saliente: “Richiamato l’obiettivo di sviluppo dell’attrattività e della competitività di Magenta e del suo territorio contenuto nelle Linee Programmatiche dell’Amministrazione Comunale attualmente in carica a seguito delle elezioni amministrative del giugno 2017, ripreso ed inserito nel Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2018-2020”;
I PUNTI GUIDA CHE L’AMMINISTRAZIONE MAGENTINA SEGUIRA’ PER AGGIORNARE IL PGT (piano governo territorio)
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Qualificare Magenta come porta verde di Milano e dell’area metropolitana
Magenta rappresenta il polo più esterno del sistema urbano sviluppatosi lungo l’asta della Padana Superiore e la sua importanza è valorizzata dalla collocazione geografica, al margine occidentale dell’area metropolitana di Milano. Questa collocazione -che conferisce a Magenta il ruolo di punto di confine tra il sistema naturalistico del Parco del Ticino e la città diffusa milanese- rappresenta un’eccellenza ambientale da valorizzare in termini di promozione del territorio La dimensione ecosistemica del territorio magentino deve quindi essere letta come un capitale naturale da porre alla base dell’economia e della dimensione sociale ed urbana.
Obiettivo della variante dovrà essere valorizzare l’identità territoriale di Magenta senza però isolarla in una visione autoreferenziale. Attraverso lo strumento urbanistico dovranno essere create opportunità per attivare sinergie tra il capoluogo e il territorio del magentino puntando ad attrarre funzioni complementari a quelle collocate in Milano e nelle aree di immediata cintura che possano trovare corretta collocazione nel contesto verde del nostro territorio.
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Potenziare il sistema turistico-ricettivo
Complementare e direttamente correlato alla dimensione verde del territorio magentino, è l’obiettivo di potenziare il sistema turisticoricettivo in un momento particolarmente felice su questo versante per la provincia di Milano, che ha chiuso il 2018 con un bilancio di visitatori e turisti superiore ai 9 milioni di presenze. Le sponde del Ticino e quelle del Naviglio Grande sono tradizionalmente tra le mete della villeggiatura milanese e tale connotazione si è evoluta ed innovata ancor più da quando è stato istituito il Parco del Ticino. La memoria della Battaglia -che rende conosciuto il nome di Magenta a livello internazionale- e il ricordo della vita di Santa Gianna Beretta Molla rappresentano altre occasioni di attrazione di flussi turistici, che potrebbero essere accresciuti.
La Variante dovrà porsi l’obiettivo di favorire ed espandere le potenzialità di sviluppo di un sistema ricettivo e ludico-ricreativo affinché questo possa rispondere alle esigenze di diverse tipologie di utenza, sia in forma specifica sia in forma integrata. Questo obiettivo non dovrà quindi solo puntare alla realizzazione di strutture alberghiere tradizionali, da inserire nel contesto urbano, ma dovrà gettare le basi per interventi innovativi in grado di valorizzare al meglio il contesto ambientale ed il connubio con il Parco.
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Promuovere l’insediamento e la crescita delle attività economiche
A sostegno del sistema economico cittadino, la Variante dovrà creare il contesto idoneo all’insediamento di nuove attività economiche produttive, terziarie, commerciali- e al consolidamento delle realtà produttive esistenti sul territorio. Attraverso la disciplina delle destinazioni d’uso degli immobili –definita principalmente dal Piano delle Regole- dovrà essere incentivata l’attivazione di spazi di coworking al fine di permettere la coesistenza di più attività all’interno degli stessi immobili e aperto un focus sulle nuove formule di offerta di servizi e di attività anche temporanee. La definizione di una strategia di attrazione di nuovi insediamenti produttivi porterà la Variante a toccare il tema dell’accessibilità alla scala sovracomunale sulla base delle realizzazioni e dei progetti attualmente in corso o allo studio e conseguentemente dell’articolazione della rete stradale comunale, dei nodi di interscambio e del sistema della sosta.
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Favorire lo sviluppo di realtà produttive innovative
La Variante punterà a definire scenari favorevoli allo sviluppo ed alla crescita sul territorio di realtà innovative improntate ad una produzione di precisione e connotate da requisiti di sostenibilità ed eco-efficienza. Una presenza produttiva ad alto gradiente tecnologico –espressione di quel modello di produzione e gestione aziendale che viene riconosciuto come quarta rivoluzione industriale o industria 4.0 di cui Regione Lombardia rappresenta un modello in termini di innovazione- anche nel campo dell’agroalimentare, è il target a cui si tenderà anche attraverso la definizione dello strumento urbanistico generale
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Perseguire la rigenerazione urbana
La Variante punterà ad incentivare la rigenerazione urbana attraverso forme strategiche che pongano al centro gli obiettivi di rivitalizzazione del tessuto urbano e sociale, di qualità urbana e architettonica, di ottimizzazione delle risorse naturali ed energetiche, di efficienza e razionalizzazione. Lo strumento urbanistico dovrà integrare la domanda di potenziamento dei servizi della città pubblica e la domanda privata di riqualificazione e valorizzazione sia alla micro-scala sia all’interno di interventi di maggiore dimensione. Per gli interventi più vasti e complessi saranno elaborate forme di regolamentazione che garantiscano un’elevata flessibilità degli assetti attuativi e che consentano -anche ad interventi avviati- di elaborare scenari di periodica rivalutazione in itinere che garantiscano un costante e puntuale adeguamento degli interventi -sia privati sia di interesse pubblico-alle dinamiche economiche e sociali.
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Operare una sburocratizzazione e una semplificazione normativa
La Variante si muoverà necessariamente in parallelo con il processo di recepimento dello schema-tipo di Regolamento Edilizio Unificato.
La procedura di approvazione del regolamento edilizio –disciplinata dall’art. 29 della L.R. 12/2005- comporterà adozione e approvazione da parte del Consiglio Comunale previa acquisizione del parere sulle norme di carattere igienico-sanitario da parte dell’ATS. La deliberazione di adozione, unitamente a tutti gli elaborati, sarà pubblicata per quindici giorni consecutivi e gli atti saranno accessibili nel sito informatico dell’amministrazione comunale; del deposito e della pubblicazione sarà data comunicazione al pubblico mediante avviso all’Albo Pretorio. Durante il periodo di pubblicazione, chiunque avrà facoltà di prendere visione degli atti depositati e, entro i quindici giorni decorrenti dalla scadenza del termine per il deposito, potrà presentare osservazioni. Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle osservazioni, a pena di inefficacia degli atti assunti, l’organo competente procederà all’approvazione decidendo nel contempo sulle osservazioni presentate
La predisposizione dello schema di Regolamento edilizio tipo costituisce un’ulteriore tappa del percorso di uniformazione degli adempimenti edilizi intrapreso –a livello nazionale e regionale- con la definizione della modulistica unificata. La ricaduta più immediata sul corpus normativo del Piano delle Regole sarà l’uniformizzazione delle definizioni dei parametri edilizi sulla base di quanto elaborato a livello nazionale e successivamente sviluppato da Regione Lombardia. Tale azione agevolerà sicuramente l’attività degli uffici, il dialogo ed il confronto con operatori e tecnici e potrà contribuire a determinare un’accelerazione degli iter burocratici.
L’obiettivo dello snellimento dell’attività amministrativa dovrà inoltre guidare la rilettura dell’impianto normativo del PGT vigente -in particolare del Piano delle Regole- al fine di risolvere e superare eventuali complessità riscontrate nell’uso concreto e nell’applicazione quotidiana del testo delle norme tecniche di attuazione.
Nella foto di copertina l’iter che l’amministrazione seguirà per realizzare la variante del PGT