Al Liceo Bramante di Magenta ieri l’aula magna era affollata di alunni e docenti per ricordare l’esperienza degli Internati Militari Italiani (IMI) nella “galassia” dei lager”.
Durante le manifestazioni della Giornata della Memoria si è parlato tanto di deportazioni e di internati nei campi di concentramento nazisti, ma al Bramante, grazie alle sezioni magentine delle Associazioni Nazionali Alpini, Bersaglieri, Combattenti e Reduci e Del Fante è voluto spiegare ai ragazzi l’odissea di un IMI, dalla cattura al ritorno in Italia.
Claudio Sommaruga, ex IMI , che dal 1980 per più di 30 anni, è stato ricercatore storico delle Associazioni di ex internati, ha raccontato la sua personale esperienza: evidenziando la sofferenza fisica e quella morale che sorgeva quando veniva loro chiesto di decidere sulle proposte di collaborazione che venivano fatte dai nazisti e quindi del contributo degli IMI alla costruzione della democrazia in Italia e in Europa. Sono state lette testimonianze lombarde e del magentino Umberto Garavaglia che ha raccontato la sua storia di internato nel libro” Fede e impegno per la Patria”.
L’evento, aperto dal vicepreside Prof. Maurizio Trezzi è inserito nel programma per il Giorno della memoria 2019 organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con diverse realtà associative cittadine e la famiglia Molho. E’ intervenuta per un saluto la sindaca Chiara Calati che ha ribadito l’importanza della testimonianza di quanti hanno vissuto gli anni della guerra e delle deportazioni, per mantenere la memoria degli orrori che si sono perpetrati. affinchè non si ripetano più.
In aula magna del Bramante erano presenti tutte le classi 4^ e 5^ con i loro docenti. Sul palco c’erano i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Magenta. La presentazione è stata preparata e tenuta dall’ing. Gianni Papa dell’Associazione Nazionale Alpini.
Erano presenti anche Antonio Respighi e sua moglie Maria Giovanna Palmi che hanno presentato il loro lavoro di ricerca documentato nel libro” Io resto qui“.