La sala consigliare Mariangela Basile era gremita sabato 2 marzo, per l’inaugurazione della mostra “Donne a perdere” di Carla Bruschi e Barbara Sanaldi, che sarà esposta fino al 10 febbraio.
La mostra, che è stata esposta per la prima volta in Regione Lombardia a settembre 2018, è frutto di una collaborazione tra donne: l’artista Carla Bruschi e la giornalista Barbara Sanaldi che hanno ideato il progetto molto tempo fa e, grazie all’assessore regionale al welfare Giulio Gallera e all’associzione Variazioni sono riuscite a realizzare la mostra. Questa che, a Magenta, è stata fortemente voluta dall’assessora Patrizia Morani e da tutta l’amministrazione comunale, sindaca Chiara Calati in testa, si compone di 14 pannelli affiancati da un breve racconto. Come in una via crucis, le 14 tappe che il visitatore incontra sono 14 storie di donne, della loro fatica di vivere e convivere con le molteplici facce della violenza. Ad ogni storia, raccolta come testimonianza di vita vissuta e raccontata da Barbara Sanaldi, è affiancata la tela creata da Carla Bruschi: ad ogni step non si può fare a meno di fermarsi a riflettere, di provare empatia per le protagoniste delle storie, ma nel contempo ammirare la capacità dell’artista di rendere con immagini dirompenti, con l’uso di colori forti e figure stilizzate, con una tecnica pop che unisce pittura e collage, tutto il dolente e impotente vissuto di queste donne.
Man mano che si percorre questa moderna via crucis, la riflessione porta a comprendere che violenza non è solo quella fisica, quella che siamo ormai abituati a leggere nelle cronache dei femminicidi, ma assume molteplici forme, tutte volte ad annullare la donna, ad annientarla, a farla schiava di ruoli scelti per lei dall’uomo e dalla società: è violenza psicologica, angosciante solitudine della maternità vissuta come un dovere, violenza economica tra le mura domestiche e nei luoghi di lavoro, violenza verbale diffusa in ogni luogo, pubblico e privato), abuso sessuale di ogni tipo…
Questa mostra va vista, meditata e discussa, soprattutto dai ragazzi e dalle ragazze, perciò la consiglio a tutte le scuole medie e superiori del territorio, come occasione per riflettere come nel 2019 le donne italiane siano ancora considerate da molti uomini oggetto di possesso e di scambio, non abbiano pari opportunità di lavoro e di affermazione sociale, in ogni parte del paese. Per cambiare la cultura misogina bisogna cambiare le teste delle persone, uomini e donne, ma soprattutto il pensiero dominante; questa mostra aiuta a fare un passo e termina con l’ultima stazione, la 15esima che dá un messaggio di speranza.
All’inaugurazione erano presenti la sindaca Chiara Calati, l’assessora Patrizia Morani, il vice sindaco Simone Gelli, l’assessora Laura Cattaneo e molti membri e consiglieri della Giunta , l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai, e molti esponenti di associazioni locali e del territorio, il presidente dell’associazione Variazioni (che si adopera per promuovere la mostra) Giulio Carnevale Bonino, oltre ad un folto pubblico, che si sono intrattenuti con le autrici, cle quali hanno raccontato il processo creativo del progetto e ne hanno spiegato le finalità.
La mostra sarà itinerante, per diffondere il più possibile il messaggio e toccherà diverse tappe in Lombardia e in Italia.
Unica nota stonata: a una mostra sulle pari opportunità e le violenze contro le donne, dopo tanti bei discorsi di impegno sociale e politico, sentire ancora qualche uomo che, nel presentare gli interventi delle donne sul palco, usava i termini “sindaco”, “assessore”, “avvocato”…
E’ una piccola cosa, ma se vogliamo davvero che le donne abbiano opportunità e ruoli identici agli uomini nella nostra società, dobbiamo partire dal basso, dal linguaggio, dalla dignità che un termine, declinato correttamente, dà ad un ruolo pubblico.
DONNE A PERDERE :
Sala consigliare Mariangela Basile ( Biblioteca pubblica)- Magenta
Orari :da lunedì 4 a venerdì 8 dalle ore 17.00 alle ore 19.00,
visite al mattino per le scuole, su appuntamento
– lunedì 4 e mercoledì 6 febbraio dalle ore 20.00 alle ore 22.00
– sabato 9 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00
– domenica 10 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Qui sotto il video dell’anteprima della mostra a Milano, con commenti del pubblico.
Impressioni e commenti dall'anteprima milanese di "Donne a perdere"
Grandi applausi alla prima della mostra denuncia di Carla Bruschi e Barbara Sanaldi svoltasi a Palazzo Lombardia con il patrocinio della Regione, dal 18 al 30 settembre 2018: i commenti e le impessioni in presa diretta
Pubblicato da Carla Bruschi Art su Domenica 21 ottobre 2018