Iva Zanicchi, nota al grande pubblico anche con l’affettuoso soprannome di Aquila di Ligonchio, per la sua voce potente e acuta, ha avuto un duplice dispiacere nei giorni che hanno preceduto il Festival, ma quello che brucia di più alla simpatica cantante ( CAM l’ha intervistata a dicembre in occasione di un suo recital al Teatro Nuovo di Milano: vedi articolo) è il furto subito del primo premio( raffigurante la palma tipica della cittadina ligure), vinto con il brano Zingara nell’edizione 1969 della kermesse, e la cantante vorrebbe tanto ritrovarlo. Infatti lancia un appello sui social con un video ( sotto), in cui dice: “Mi è successa una cosa molto sgradevole cari amici: mi hanno rubato il premio col quale ho vinto a Sanremo. Pensate che tra pochi giorni inizia il Festival di Sanremo e io 50 anni fa vincevo con Zingara” spiega l’aquila di Ligonchio, che sottolinea come la statuetta non valga nulla dal punto di vista economico ma abbia un grande valore affettivo: “Mi hanno rubato la Palma d’oro il cui valore commerciale è nullo, ma per me ha un valore sentimentale grandissimo. Fate girare questo filmato, davvero, ve ne prego perché io vorrei, con tutto il cuore, tornare in possesso di questo premio perché sentimentalmente per me ha un grandisismo valore, vi ringrazio, mi raccomando fate girare questo filmato”. In attesa di poter stringere nuovamente tra le mani il suo trofeo, Iva Zanicchi lancia pure l’hashtag dedicato: #tornaacasazingara.
La cantante ha gareggiato 10 volte a Sanremo, la prima nel 1965 e l’ultima nel 2009 vincendo tre edizioni: quella del 1967 in coppia con Claudio Villa con il brano Non pensare a me, nel 1969, appunto, con Bobby Solo e la loro Zingara, e infine nel 1974 con Ciao cara come stai?
La seconda delusione della Iva nazionale riguarda la sua mancata partecipazione come ospite alla kermesse di quest’anno, in cui ricorre proprio il 50enario della sua vincita con il brano Zingara, che la consacrò grande interprete e le aprì le porte del mercato estero. Da signora della canzone qual’è, però non serba rancore e auspica di essere ospitata in una delle future edizioni del Festival.