Pombia: nome fascinoso che evoca vicende antiche della valle del Ticino. In primis il barone Giovanni Donna D’Oldenico, cinquant’anni fa, ha dedicato alcuni approfondimenti che sono stati in seguito approfonditi da Marco Balbi nella sua tesi di laurea pubblicata in ‘Contrade Nostre’, com scriviamo qui sotto.
Lo studio di D’Oldenico prende le mosse dalla scoperta in Pombia di una ‘vasca ninfeo’ di età romana (recentemente posta all’attenzione dal FAI) e dal restauro di una costruzione medievale, per guidare il lettore attraverso una serie di ritrovamenti che documentano l’importnza di questo centro in età romana e medievale.
Flavia Plumbia legata come municipium e come civitas ad un sistema di fortificazioni che con quelle di Flavia Sibrium (Castelseprio) e Flavia Novate (Castel Novate) costituivano il limes prealpino a sud dei laghi già in età romana e quindi nell’alto medioevo, linea difensiva collegata da un’antica strada (Comum-Novaria).
L’opera di D’Oldenico, oltre a ricordare come Pombia e Castelnovate fossero sede di mercato e di zecca in costante attività, pari a quella di Castelseprio in età ltomedievale, illustra una colonna nella chiesa plumbiense di S. Martino, proveniente con tutta probabilità da un monumento funerario del II secolo, con scolpiti tre boccali da vino di diverse capacità (foto qui sopra), costituenti fin dai tempi più remoti una unità di misura nel territorio, dove la produzione vinicola era assai pregiata.
Invece, nel ‘ninfeo’ (foto in evidenza) D’Oldenico vede la religiosità legata al culto delle matronae, di origine celto-ligure. Scrive: “La vasca romana o ninfeo trascende gli stretti limiti regionalistici in quanto, a tutt’oggi, nel suo genere rappresenta un unicum”.
Infine, i restauri alla chiesa di San Vincenzo Martire suggeriscono all’autore di formuulare un’ipotesi: “il nartece della chiesa di San Vincenzo in Pombia venne con tutta probabilità costruito quale tomba di Liudolfo figlio di Ottone il Grande”.
MARCO BALBI, Pombia e Castelnovate nel sistema difensivo tardo antico-medieval, pedementano del Ticino, in ‘Contrade Nostre, vol. VII, pp. 115 ss
GIOVANNI DONNA D’OLDENICO, Appunti storici ed archeologicvi sui ritrovamenti di età romana e medievale, Torino Industria Grafica Falciola, 1968 – pp. 63 con 18 illustrazioni e due