Grandissima affluenza sabato 23 febbraio nella sala consigliare in villa Annoni a Cuggiono, dove si è tenuto il convegno sui Cambiamenti Climatici.
Apre i lavori la sindaca Maria Teresa Perletti, padrona di casa, che ha portato i saluti del Comune e quello dei 22 sindaci dell’Altomilanese che, col Consorzio dei Comuni dei Navigli, del Parco del Ticino, dei produttori agricoli del Parco, supportati dalla Regione, di Dolomiti Energia, di Novacoop di Castano Primo, di Cosmel, hanno patrocinato e supportato l’evento:”per un argomento che dovrebbe essere più sentito e riguarda tutti noi e le generazioni future”.
Oreste Magni, presidente dell’Ecoistituto Valle del Ticino, artefice del progetto, ha esordito dicendo:” Il tema in discussione sarà sempre più drammatico negli anni a venire, se non incominciamo con coerenza ad invertire le tendenze in atto” e poi ha ricordato che una iniziativa del genere non sarebbe potuta avvenire senza l’aiuto e l’indispensabile concorso di tanti soggetti: i prestigiosi oratori, che hanno accettato con entusiasmo di partecipare e portare le proprie esperienze nel campo e inoltre: i ragazzi della scuola primaria e secondaria di Cuggiono, le guide culturali locali, i soci wwf di Cuggiono, Il gruppo fotografico Collettivo Talpa, gli amici dell’Occhio, del Museo Civico, i giornali Corriere Altomilanese.com, Logos, Libera Stampa Altomilanese, Settegiorni, Sempione news, il Comitato Genitori e Officina Giovani, di Rosalba e Domenico per i bei promo, nonchè di Marco, Davide, Carmen, Silvio, Antonio, Donatella, Margherita, e Chiara di Ecoistituto.
Un bel pomeriggio, un bel convegno, costruito sulla disponibilità di ottimi relatori, e sulla partecipazione di molti soggetti collettivi, che , ognuno per la propria parte, ha contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Vi diamo uno stralcio degli interventi dei molti esperti che hanno relazionato.
Dario Furlanetto, ( ex direttore del Parco del Ticino e poi del Parco dell’Adamello) emozionato per il ritorno alla sua comunità, ha ricordato il disastro ecologico del 29 ottobre 2018: una sorta di mega-tromba d’aria che ha provocato la distruzione di un’ampia fascia del territorio.
Mario Agostinelli ( vice presidente della comunità Laudato sì, un’alleanza per il clima ) ha letto un breve sunto dell’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco «Non c’è ecologia senza giustizia e non ci può essere equità in un ambiente degradato» , esponendo in modo potente e chiaro i principi di un’ecologia integrale. Un messaggio che le Comunità Laudato si’ vogliono tradurre in azioni concrete, chiamando tutti a un nuovo protagonismo sui temi ambientali”-poi dice che-” il tema non è molto sentito dai giovani perchè la percezione del tempo futuro è diversa nelle età giovanili. A scuola nessun adulto presente ha mai sentito parlare di cambiamenti climatici. Non c’è racconto adatto a quello che sta accadendo, anzi si nega e si lascia affrontare dalla paura del futuro quello che verrà . La paura non è un sentimento civico buono. Come fanno i giovani, riconoscendo la nostra paura, a volerci bene ?”
Sandro Passerini, agricoltore nel Parco del Ticino, parla di agricoltura sostenibile:” Migliorare dal punto di vista ambientale non vuol dire eliminare completamente i prodotti chimici, il problema sono le acque, le monocolture, l’utilizzo o meno delle fasce tampone ( siepi) e dei cicli aziendali x utilizzo di energia. Oltre agli agricoltori, bisogna anche coinvolgere gli artigiani che trasformano i prodotti della terra.”
Sergio Venezia, della società Coenergia, ha spiegato cos’è la coenergia, cioè la produzione e la condivisione dell’energia in un territorio o in un gruppo di abitazioni o aziende e ha illustrato l’ esperimento di Schonau in Germania.
Enzo Favoino, agronomo della Scuola del Parco di Monza, parla delle esperienze di energie sostenibili danesi e, riguardo all’Italia, dice:” Più ricicliamo più diminuiamo la pressione sulle economie non ambientaliste che sfruttano terreno e popoli (fa l’esempio delle miniere in Congo). Non possiamo essere troppo dipendenti energeticamente dall’estero, come è stato fin’ora, perché quelle economie che ci vendevano energia ora incominciano a centellinare quella che esportano, stoccandola per i bisogni interni_ e continua- Cinisello è stata la prima città italiana a fare il porta a porta della differenziata. Il suo modello è stato esportato in GB , Spagna e in altri paesi. Milano è la più grande città del mondo che fa la differenziata porta a porta. Il rifiuto più importante è l’acqua del rubinetto perchè fa evitare la plastica delle bottiglie. Il dato più importante è quello sui rifiuti che si possono evitare.”
Grammenos Mastrojeni, diplomatico italiano, coordinatore per l’eco-sostenibilità della Cooperazione allo Sviluppo e Impatti dei cambiamenti climatici nel suo lungo intervento ha parlato di fisiologia umana, di infrastrutture, di come l’Uomo habbia sregolato l’orologio della Natura: ” In assenza della prevedibilità dei cosiddetti servizi ecosistemici, l’equilibrio non riesce a realizzarsi. L’equilibrio è una condizione geograficamente globale,che riguarda tutti i settori della società. La questione però dipende dalla relazione che una società riesce a stabilire col territorio locale.” Infine ha ricordato
l’equazione di Gaia: benessere=sostenibilità =giustizia=pace.
Durante i lavori sono stati proiettati diversi video realizzati in varie parti del pianeta, sui temi in discussione: Greta Thumberg dalla Svezia, Wolfang Sachs dalla Germania, Luiz Ceppi dalla foresta Amazzonica, Mike Durnford dall’isola di sant’Elena e Karl Ludwig Schibel, che hanno ricordato che il mondo che è nei nostri sogni non deve avere confini…
Al termine ha ripreso la parola Oreste Magni salutando tutti i relatori e il pubblico dicendo:” E’ stato un primo passo. Ora è importante organizzarci dando vita a un forum orientato a tradurre in pratica gli spunti di lavoro emersi, a trasformarli in comportamenti e in iniziative concrete, per poter coerentemente, passo dopo passo dare contenuti a quella conversione ecologica a scala locale (senza dimenticare il globale) per aver finalmente cura della nostra casa comune, come ci ricorda sempre più il mondo scientifico. Noi ( un noi collettivo e plurare,e allargato) vorremmo provarci. Anzi ci proveremo senz’altro. E voi? “
Per ulteriori info info@ecoistitutoticino.org
Qui il video della diretta di CAM:
Cuggiono… Cambiamenti climatici e comunità locali. Dai territori una sfida da raccogliere
Pubblicato da Corriere Altomilanese .Com su Sabato 23 febbraio 2019