Losail (QATAR) – L’attesa è finita: riparte la MotoGP. E’ giunto il tempo dei verdetti, in cui si scoprono le carte e si giocano gli assi nella manica. I test hanno già dato dei segnali importanti: Marc Marquez, fresco vincitore dell’ultimo campionato, non ha svettato nei tempi (strategia ?), così come il neo compagno Jorge Lorenzo, il quale sta recuperando dall’infortunio al polso rimediato nei test di Sepang in seguito ad una caduta. Buoni auspici dalle Yamaha di Vinales e di Rossi, smanioso di arrivare a quota 10 titoli (obbiettivo sfiorato nel 2015, che vide il trionfo di Lorenzo in mezzo al famoso e indimenticabile polverone tra l’italiano e il Cabroncito); i due hanno fatto registrare buoni parziali sia sul giro secco che sul passo gara, dimostrando, forse, di aver risolto i problemi di usura delle gomme Michelin, che hanno recato parecchi handicap alla due-ruote della casa giapponese, oltre ad un’inferiorità a livello di motore che non ha permesso a “Top Gun” e al “Dottore” di competere per il titolo al pari del pilota della Honda e di Andrea Dovizioso: il forlivese della Ducati, affiancato per quest’anno dal promosso Andrea Petrucci, ha mostrato una forma smagliante e un feeling esemplare con una moto dotata di un motore, il Desmosedici, che si sta dimostrando sempre più dominante (lo stesso Petrucci ha stampato tempi record in Malesia, precedendo proprio “DesmoDovi”, Bagnaia e Miller, tutti a bordo di una moto della casa di Borgo Panigale).
Le prime prove libere di oggi hanno visto Rossi conquistare il miglior giro davanti a Lorenzo e Marquez, seguiti, a loro volta, da Dovizioso e Petrucci. Le condizioni della pista, tuttavia, sono state diverse da quelle previste nelle qualifiche e in gara (in diretta domenica alle 18 su SKY e TV8, ndr) e potrebbero portare delle variazioni con sorprese nella classifica della prima gara dell’anno. La caccia è aperta, vedremo chi ha avrà più fame di gloria.