Domani 15 marzo la prima protesta globale per chiedere azioni concrete per fermare i cambiamenti climatici. I protagonisti saranno gli studenti con cortei e manifestazioni previsti in 1300 città. In Italia le adesioni ai #FridaysForFuture sono cresciute in questo ultimo periodo e domani sono previsti cortei in oltre 110 città. I giovani si sono mobilitati dopo l’appello lanciato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg per chiedere alla politica una inversione di rotta rispetto alle emissioni di gas serra. “Non deve cambiare il clima ma devono cambiare le nostre abitudini” uno degli appelli lanciati dai giovani ai governanti. Intanto all’assemblea ONU per l’ambiente a Nairobi é stato presentato un rapporto che certifica in nove milioni le persone che muoiono ogni anno per l’inquinamento. Le cause principali sono acqua inquinata, aria tossica e terreni rovinati dall’agricoltura industriale. Le Nazioni Unite hanno anche lanciato un monito: la comunità internazionale ha solo 12 anni a disposizione per limitare gli effetti catastrofici del cambiamento climatico. L’appello dei giovani per fermare il riscaldamento globale non può essere ignorato dalla politica mondiale