Domenica 24 marzo ore 18 presso la Sala Polifunzionale, piazza 1° maggio – Corbetta
Teatri Aperti al secondo appuntamento della stagione punta in alto e ospita Laura Curino, una voce di eccellenza nel panorama del teatro italiano
Nella sua lunga vita Margherita Hack ha riempito auditorium e teatri, diretto un osservatorio, difeso la libertà della scienza, la laicità dello stato e combattuto per la parità dei diritti. Ha saputo coniugare un’importante carriera scientifica nell’astronomia e la passione per la divulgazione affascinando e divertendo milioni di italiani dal vivo o in tv.
Toscana doc e atea convinta, Margherita Hack – ‘amica delle stelle’ come si era lei stessa definita in una sorta di autobiografia pubblicata nel 1998 – ha trascorso buona parte della sua vita a Trieste. Qui ha diretto per oltre 20 anni l’Osservatorio astronomico, portandolo a un livello di rilievo internazionale, ed ha insegnato all’università cittadina dal 1964 al 1992.
Nota al grande pubblico soprattutto per le due doti di divulgatrice, nel mondo della ricerca ha occupato una posizione di primo piano fin dall’inizio della sua lunga carriera. Celebri anche le sue battute taglienti ed i suoi modi schietti, conditi dal forte accento toscano che non ha mai abbandonato, così come la sua grande gentilezza.
Il copione che Ivana Ferri, autrice e regista, ha tratto dalle memorie di Hack, ha un’immensa grazia: Margherita è un personaggio scientificamente grande, ma altrettanto umanamente luminoso, e il testo è pregno di vita, tanto che diventa normale parlarne al presente. Laura Curino diventa Margherita Hack, rivive l’infanzia in Toscana, il tempo in cui era studentessa, le ingiustizie della guerra e della dittatura, le scoperte scientifiche, il rapporto con il suo compagno e con gli animali. E alle parole della “signora delle stelle” fanno cornice le musiche, le immagini e gli oggetti della scienziata.
Breve biografia di Laura Curino:
Autrice e attrice torinese, tra i maggiori interpreti del teatro di narrazione, Laura Curino alterna nel suo repertorio testi di nuova drammaturgia e testi classici. Tra i fondatori del Teatro Settimo ha partecipato come attrice e autrice alla maggior parte delle produzioni nei 25 anni di vita della compagnia. Tra quegli spettacoli: Esercizi sulla tavola di Mendeleev (1984); Elementi di struttura del Sentimento (1985) da Le affinità elettive di J.W. Goethe (Premio Ubu per il miglior spettacolo di ricerca della stagione); La storia di Romeo e Giulietta (1991, Premio Ubu per la drammaturgia).
Dal 2001 ha collaborato con Teatro Stabile di Torino, Piccolo Teatro di Milano, Festival, Teatri ed Istituzioni, radio e televisione. Insegna scrittura teatrale all’Università Cattolica di Milano e tiene conferenze, seminari e laboratori in Italia e all’estero, progetti di formazione in azienda. II tema del lavoro, il punto di vista femminile sulla contemporaneità, l’attenzione per le nuove generazioni sono fra gli elementi fondanti della sua scrittura.
Tra i tanti testi e spettacoli messi in scena: il dittico sulla storia della famiglia Olivetti; Passione ovvero la scoperta della vocazione teatrale; Il Signore del cane nero su Enrico Mattei; i recenti Santa Impresa sui Santi Sociali torinesi dell’800; Bella e Fiera ovvero la storia di Milano attraverso la storia della sua Fiera; La Diva della Scala, dove la vocazione teatrale diventa mestiere; La lista sul Soprintendente Pasquale Rotondi che salvò migliaia di capolavori d’arte; L’anello forte progetto che si ispira alla grande opera di Nuto Revelli; Natasha ha preso il bus di cui ha curato la regia sul mondo delle badanti.
È inoltre interprete di numerosi spettacoli per la regia di Simone Derai, Ivana Ferri, Cristina Pezzoli, Marco Sciaccaluga, Laura Sicignano, Serena Sinigaglia e Gabriele Vacis. Dal 2015 è stata nominata direttore artistico del Teatro Giacosa di Ivrea. Tra i numerosi riconoscimenti: Premio Ubu (con Teatro Settimo) 1993, Premio Anct – Ass. Naz. Critici di Teatro 1998, Premio Hystrio per la drammaturgia 2003.