‘Mi ha emozionato vedere tanti ragazzi della nostra età battersi per questa causa. Questi eventi devono farci alzare lo sguardo e puntarlo verso il futuro. Dobbiamo far capire a tutti, e anche ai politici, che siamo in una situazione critica.’ Queste sono le parole di Elena Schiavone, una dei tanti giovani che venerdì 15 marzo hanno inondato Milano per la manifestazione FridaysForFuture. In piazza Duomo a protestare e a chiedere provvedimenti ‘veri’ per la Terra, erano in 100.000, dicono gli organizzatori. E tra loro c’erano Elena e tanti studenti dell’Istituto Torno di Castano Primo. Una ventina di loro erano lì con gli educatori del TornoLab, uno spazio pomeridiano in cui gli studenti sotto la guida di educatori si mettono alla prova con attività di partecipazione sociale; altri invece hanno partecipato in modo autonomo. Tutti uniti nello stesso obiettivo. Condiviso – pare – da un milione di persone solo in Italia, milioni in tutto il globo.
Fra gli studenti del Torno, alcuni si occupano di questi problemi in maniera più specialistica; il corso Chimico Biologico ha proprio un taglio ‘ambientale’. Anzi due classi sono appena tornate da un’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro a Friburgo in Germania, città dove la sostenibilità è la norma ed è applicata nei trasporti, nella gestione dell’energia, negli edifici. Dopo l’indagine sul campo, ecco per questi ragazzi la partecipazione alla manifestazione. Un doppio coinvolgimento: razionalità e passione.
‘Aver partecipato ad una manifestazione così grande e così importante – continua ancora Elena, che invece frequenta l’indirizzo Economico – mi ha fatto comprendere che tutti noi, ogni singolo uomo, può fare qualcosa: può dare il suo piccolo contributo che andrà a sommarsi con quello di milioni di persone. Più attenzione al clima e più rispetto di questo piccolo, ma bellissimo pianeta. Grazie Greta Thunberg, per aver risvegliato le nostre coscienze!’
Lia Sabbadini