Due libri – capitati in mano in questi giorni – che ribattono la stessa storia. Il primo dell’ex brigatista rosso Cecco Bellosi (classe 1947) ‘Sotto l’ombra di un bel fiore – il sogno infranto della Resistenza’ (2018) ferma più volte il racconto puntuto per tratteggiare la vicenda che ha visto per protagonista una coppia di partigiani comunisti, ‘assassinati’ dai ‘compagni’: Luigi Canali, il capitano Neri (1912, Como-7maggio 1945, luogo ignoto) e Giuseppina Tuissi, Gianna (1923, Abbiategrasso – 23 giugno 1945, Cernobbio). Una ricerca storica che vanta una decina di pagine di bibliografia, tutta tesa a capire il perché ‘politico’ dell’uccisione dei due partigiani, di Mussolini e dell’oro di Dongo.
UN’OMBRA INGUARIBILE DELLA RESISTENZA – “Il parco della villa, pieno di alberi d’epoca, degrada nel lago che, proprio lì, assume un colore cupo. L’ombra e la profondità. Con i morti che ci sono sottto.
Gianna era ancora lì, sotto quell’acqua, con il suo sguardo di un blu intenso, i suoi sogni d’amore e di libertà. Torturata dai fascisti, uccisa dai suoi compagni.
Il pensiero passava da lei al suo compagno, Luigi Canali, l’amicizia di una vita. Luigi, il capitano Neri non l’aveva mai avuta una tomba, neanche d’acqua. Disperso nel vento, anche lui torturato dai fascisti e ucciso dai suoi compagni”.
Il secondo di un giornalista democristiano, Giovanni di Capua (classe 1930) ne ‘Mario Martinelli nel secolo delle contraddizioni’ (Rubbettino, 2004) scrive:
“Dante Gorrieri, segretario della federazione comunista comasca, rientrò a Como dal suo esilio dorato in Svizzera il 28 aprile, in tempo per appropriarsi dell’oro di Dongo, l’ingente bottino inventariato da Luigi Canali perché fosse consegnato allo Stato italiano. Tutto quell’oro finì, invece nelle casse del Pci (…).
Una vicenda questa la cui ‘verità’ è stata inseguita per decenni (anche attraverso un processo incompiuto) con un’associazione ‘Gianna e Neri’, costituita per non dimenticare, sperando che un giorno la verità regali pace ai loro corpi inquieti.
Non è ancora successo, non succederà.