MILANO – Su convocazione del Presidente Attilio Fontana, si è riunito in Regione Lombardia lunedì 1 aprile 2019 il tavolo tecnico contro la siccità, che ha riunito gli Assessori Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi), Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e piccoli comuni), Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) e Pietro Foroni (Territorio e Protezione Civile). Hanno partecipato all’incontro pubblico i Consorzi di bonifica e a quelli di regolazione dei laghi riuniti in URBIM–ANBI Lombardia, le associazioni di categoria agricola, i rappresentanti dei produttori idroelettrici, ARPA Lombardia, l’Autorità Bacino del fiume Po ed AIPO.
In avvio lavori, gli Assessori Sertori e Rolfi hanno presentato l’attuale situazione che si configura come caratterizzata da severità idrica, a causa delle scarse precipitazioni registratesi negli ultimi mesi, delle esigue, del tutto insufficienti scorte nivali accumulatesi in montagna e dei livelli estremamente bassi di laghi e falda a fronte di temperature costantemente calde, oltre la media.
Il Presidente di URBIM-ANBI Lombardia Alessandro Folli ha aperto la discussione portando all’attenzione generale la complessità del sistema irriguo lombardo, dove l’utilizzo dell’acqua in agricoltura ha una valenza ambientale determinante e all’interno del quale è necessario poter contare su flessibilità e investimenti da orientare al potenziamento delle infrastrutture idrauliche.
ARPA Lombardia ha quindi presentato lo stato attuale delle riserve idriche, che pur non ancora inferiori all’anno critico di riferimento (2007) sono nel complesso il 12% in meno della media dell’ultimo decennio. Le previsioni meteorologiche prefigurano l’arrivo di modeste precipitazioni nella settimana corrente ma alcuna ulteriore perturbazione è attesa nell’immediato.
Gli interventi seguenti sono ruotati attorno alla necessità di effettuare studi relativi ai sistemi irrigui, di realizzare una sempre maggiore interazione tra idroelettrico ed irriguo – è stato auspicato un censimento dei serbatoi idroelettrici che possano essere utilizzabili per altre finalità – oltre a quella di orientare gli utilizzi idrici ad una maggiore flessibilità ma anche ad un loro sostanziale rinnovo.
In chiusura la parola è passata nuovamente agli Assessori regionale presenti. Cattaneo ha sottolineato come l’attuale scarsità idrica, percepita in questo momento come straordinaria, sia probabilmente destinata a diventare permanente a fronte dei cambiamenti climatici in corso. Rolfi invece ha voluto ribadire l’esigenza di adottare un doppio approccio alle nuove problematiche delineatesi, che dovranno essere necessariamente affrontate in modo contingente secondo una molteplicità di interventi e proposte, promananti anche da i territori, ma anche alla luce di una strategia di più ampio respiro, che metta in campo, tra le altre cose, investimenti sul tema dei bacini. Sertori infine ha ricordato la delega per i rapporti con la Svizzera che ricade nel suo Assessorato, richiedendo contributi informativi al Consorzio del Ticino per poter avviare una revisione degli storici patti, non più in linea con le attuali problematiche in tema di utilizzo dell’acqua.
Dalla riunione è emersa la volontà di rendere il nascente tavolo tecnico periodico, caratterizzato da una regolarità che possa essere funzionale all’evolversi della situazione.