Martedì 2 aprile in Casa Giacobbe si è svolto un interessante incontro organizzato dall’associazione Young Effect che, col patrocinio del Comune ha ospitato il giornalista del Post Luca Misculin per parlare di Europa.
L’assessore allo sport e alle politiche giovanili Luca Aloi ha fatto gli onori di casa in una sala gremita di giovani e meno giovani, desiderosi di capire meglio un argomento attualmente controverso e dibattuto, che hanno assistito al bel “botta e risposta” tra Misculin e Alberto Colombini giornalista di Settegiorni.
Luca Misculin ha esordito raccontando la sua esperienza al Post:“ secondo noi la narrazione sull’Europa è sempre ingessata, un’ Europa schiavizzata sulla politica, per cui i giornalisti si concentrano sulle figure dei politici e non sui problemi reali”.
Il collega del Post ha spiegato brevemente il ruolo delle varie istituzioni europee e poi ha raccontato della visita europea del leader cinese Xi ijnping, venuto in Italia e poi in Francia per stringere accordi commerciali e aprire la cosiddetta “via della seta”: “La Cina ha un contesto politico-economico particolare che fa si che la sua elite all’interno del paese attua una politica socialista, ma all’estero si comporta come un paese capitalista, per cui negli ultimi anni sta portando avanti una politica aggressiva, di conquista di nuovi mercati . Fin’ora ci è riuscita nei Paesi che hanno subito tantissimo la crisi del 2008 (Portogallo, Slovacchia, ma anche in Africa) e cerca di fare accordi con i singoli Paesi, con proposte attraenti. in Italia ha trovato un interlocutore diverso dall’UE, ma con un peso in Europa.”-e, riguardo agli accordi stretti dal Governo italiano con la Cina, ha commentato-” io penso che siamo andati ad infilarci in un contratto capestro a fronte di non ben definiti vantaggi futuri. L’Italia non ha nessun vantaggio a esportare in Cina prodotti a basso costo ( es: arance) , che tra l’altro se li autoproduce già. Quello che rende attraenti, per i singoli paesi, gli accordi col Governo cinese è il fatto che questo, quando fa affari con un Paese, non va a disquisire su leggi, diritti o modus vivendi tipici del Paese partner. Se l’Italia proseguirà con questa politica sicuramente s’inimicherà non solo gli USA, ma anche l’EU.”
Poi la discussione si è spostata su un argomento di grande attualità: i massicci movimenti migratori verso l’Europa.
Alla domanda “è vero che l’UE ci ha lasciati da soli a gestire il problema?”, Misculin ha risposto:2
Tutti i ministri degli esteri che si sono succeduti negli ultimi 20 anni lo dichiarano.Secondo me l’Europa ha provato a fare qualcosa, madopo aver sottovalutato il problema, poi ha sbagliato.
La posizione geografica dell’Italia ne fa la terra ottimale per gli sbarchi. Il problema che ha aggravato i normali movimenti migratori è stata la grandissima destabilizzazione dei paesi d’origine, per cui un flusso incredibile di persone (che solo nel 2015 ha superato il milione di persone che arrivavano dai Balcani e dall’Africa). Nel 2015 la Commissione tentò di attivare un meccanismo di emergenza verso altri paesi europei, rispetto all’Italia, con un sistema di quote, le forze politiche si attivarono per cambiare il regolamento di Dublino, cancellando la norma in uso che il paese del primo sbarco si deve tenere i migranti.
La serata è prosegita con una carrellata di domande poste da Colombini al collega del Post, alle quali quest’ultimo ha risposto inmeniera sintetica ma mirata. Vi proponiamo gli argomenti salienti:
-“Di fatto esiste oggi un’europa a due velocità e l’Italia rimane il paese piu euroscettico dell’area Shengen.
-sulla Brexit dice che: ” il referendum ha un deficit di legittimità e l’impreparazione dei funzionari britannici andati a lavorare a Bruxelles, mentre i negoziatori europei sono di grande competenza e di eccellenza,gioca un ruolo importante (il governo britannico ha cambiato in questi anni 6 ministri che si iccupano di brexit; negli ultimi mesi nel parlamento britannico si sta giocando una battaglia che in realta è quella del Partito Conservatore. Ci sono 2 fazioni britanniche: quelli che vogliono una brexit dura e quelli che invece vogliono concordare una brexit piu morbida. Questa battaglia politica interna è stata condotta sulla pelle dei cittadini…. ora tutti questi nodi vengono al pettine. Su Brexit si scontrano visioni del
mondo opposte, anche all’interno del partito conservatore.
-5 elezioni europee: europeisti contro euroscettici.
Ipartiti populisti hanno avuto un aumento di consensi esponenziale in questi anni, ma in altri paesi hanno visto un arrestarsi della loro ascesa (non in italia e in Polonia) per cui, a meno di grosse sorprese, i popilisti non avranno la maggioranza in parlamento. L’altra questione è che i Partiti populisti non sono mai riusciti a mettersi d’accordo tra di loro, perchè si occupano essenzialmente dei loro problemi interni. Sarà difficile che riescano ad unire le forze,tranne nel caso che il Partito Popolare Europeo, che governa ora, riesca a fare un’alleanza con i populisti europei, ma anche in tal caso non avrebbero una maggioranza stabile, che è quella che serve per governare.
Al termine, dopo un partecipato dibattito con il pubblico, Luca Misculin ha chiuso dicendo, a proposito di Europa Si:
“Se noi pensiamo che solo 80 anni fa ci si sparava addosso e invece ora non solo abbiamo un’unica moneta, ma assenza di dazi, libera circolazione dei cittadini, opportunità di lavoro più ampie, due persone di parsi diversi si possono sposare e andare a vivere in un paese terzo e tutti i titoli di studio di un paese sono riconosciuti e spendibili ovunque….. di strada ne abbiamo fatta tanta, anche se molta c’è n’è ancora da fare.”