Giovedì 28 marzo, in un Consiglio Comunale deserto, dove si è discusso di Regolamenti Comunali, Documento Unico di Programmazione e l’approvazione del Bilancio di Previsione 2019/2021 e in una conferenza stampa del 3 aprile, il Partito Democratico di Magenta ha ribadito le sue perplessità, a quasi due anni di amministrazione di centro-destra della città. Erano presenti Luca Rondena, segretario cittadino del PD, Eleonora Preti, Enzo Salvaggio e Paolo Razzano.
Così Luca Rondena, segretario dem magentino:” La sensazione è di una giunta fragile, anche per la difficile spartizione delle deleghe ed è sotto gli occhi di tutti uno spostamento sempre più a destra della Sindaca rispetto a NcI da cui proviene.”
Paolo Razzano invece rivolge un appunto direttamente al vicesindaco Simone Gelli: “ci è stato detto che il nostro modello organizzativo non andava bene. Negli ultimi mesi ci sono stati diversi cambi: cambiato il capo dell’ufficio tecnico, il segratario comunale ( il Dott. Fara ha lasciato il posto alla Dott.ssa Ferri), assunto e già partito il nuovo addetto stampa ( Carlo Cassani, andato a ricoprire lo stesso incarico in regione con Gallera), lasciando un posto vacante, ora è stata assunta l’ Avv.ta Diana Naverio ( che sostituisce Luca La Camera capo di gabinetto di Invernizzi) che, pur essendo una funzionaria di valore, non viene utilizzata meglio, anche per incarichi legali nelle diverse cause che il Comune ha in corso. Quest’ amministrazione spende il doppio della nostra, facendo la metà.-e continua- ringrazio Maurizio Baroni, uno dei collaboratori di Del Gobbo, capo ufficio tributi che va in pensione. Questa lorganizzazione verticistica non funziona , alcuni dipendenti comunali hanno chiesto il trasferimento e il clima all’interno della macchina comunale è pessimo, difficoltoso per stessa ammissione della maggioranza. Sul lungo periodo queste cose verranno fuori, se non incominceranno a utilizzare meglio le risirse che hanno , spendendo meno.”
“L’unica porta verde che intravediamo all’orizzonte per il primo cittadino è quella della sezione della Lega – ha detto ironico Luca Rondena – perché, benché la sindaca provenga da Noi con l’Italia, è evidente che si sta spostando verso la Lega”. Poi riferendosi a Luca del Gobbo, per due volte sindaco della città, poi consigliere regionale e oggi assessore alla Regione Lombardia, che ha voluto fortemente la candidatura a sindaca di Chiara Calati e alla nuova attrazione di questa per la bandiera verde padano e prosegue ricordando che:” Del Gobbo è l’unico Sindaco ad esser stato rieletto due volte di fila nella storia amministrativa degli ultimi 25 anni di Magenta. E’ una cosa di cui tener conto e bisogna darglienene atto”.
Nelle parole di Rondena e Razzano, poi di Salvaggio e di Preti traspare la sensazione del PD magentino che dopo 2 anni si è voluto fare tabula rasa di quanto fatto dalla ex amministrazione, ma senza un piano definito: “noi avevamo lasciato diversi progetti, che non sono neanche stati presi in considerazione, sembra che il nuovo modus sia di procedere navigando a vista, in tutti i campi. E’ sotto gli occhi di tutti, cittadini e visitatori il deserto del commercio, Magenta città della Musica sta perdendo anche la sezione del Liceo musicale (istituito al Quasimodo 4 anni fa, con l’appoggio del sindaco Invernizzi) tutti gli sforzi fatti in vari campi stanno risultando vani. La leggittima volontà della nuova Giunta di cambiare non si traduce in fatti concreti e soprattutto in comunicazione ai cittadini di come intende farlo”.