TURBIGO – Sei i turbighesi (otto, con la rappresentante del Comune e il giovane del ‘Servizio Civile’ dell’Ecologia) che hanno partecipato alla giornata del Verde Pulito. L’appuntamento era alla sede della Protezione Civile, poi la divisione in due gruppi: uno diretto verso via alle Cave (dove sono stati rinvenuti, poltrone, olio esausto, condizionatore, ecc,), l’altro verso Via Al Gabbone-Gatta-Via Europa-Alzaia del Naviglio (qui lo ‘schifo’ è stato un’ottomana, eternit e via dicendo).
Insieme ai generosi ‘soldati’ della Protezione Civile turbighese (oggi l’organico conta su 12 persone) c’erano gli uomini del Parco del Ticino che, insieme, hanno ripulito una bella fetta di territorio turbighese. Una ventina di persone con due mezzi hanno raccolto una cinquantina di sacchi di sporcizia di tutti i generi che sono stati portati all’Ecocentro.
Al di là della presenza di due ‘vecchi’ turbighesi del ’47 e di un noto esponente politico accompagnato da un amico, la novità è stata la presenza di Elisa B., una giovane ragazza dalla lunga treccia di capelli biondi, che più di tutti si è data da fare nel raccogliere sporcizia. E non si è è fermata neanche davanti ai rovi che imprigionavano sacchetti di plastica, bottigliette di enervit dei ciclisti che percorrono l’alzaia, le cachette dei cani contenute in sacchetti plastificati… e tutto lo schifo che accompagna la vicenda umana di alcuni di noi. Un raggio di sole in una giornata plumbea che, a saperlo, forse qualche giovane in più avrebbe partecipato. Invece, è arrivata da sola e si è allontanata senza neanche partecipare al ‘ristoro’ sapientemente organizzato dal Centro Ricreativo De Cristoforis-Gray che vantava lasagne che si scioglievano in bocca.