INVERUNO, – Poco più di quattro minuti particolarmente intensi, in cui guardarsi allo specchio, raccontare le proprie paure, tirare quello che di più intimo e nascosto c’è nel proprio vissuto, attraverso un costante crescendo di voci ed emozioni.
Anche quest’anno i ragazzi dello SFA (Servizio di Formazione all’Autonomia) di Inveruno “L’Aurora” gestito dal Gruppo Fondazione Mantovani Sodalitas hanno partecipato alla rassegna nazionale ‘In corto’ organizzato da Associazione Civico 2 e dal Comune di Robecco sul Naviglio in collaborazione con CineTeatroAgorà di Robecco, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona Onlus e Consorzio Est Ticino. Ieri, la serata di chiusura durante la quale lo SFA “L’Aurora” ha conquistato il primo premio per il pubblico. Complessivamente i cortometraggi presentati sono stati una settantina, sessanta di questi sono stati considerati conformi, quindi, l’atto finale della manifestazione tra gli ultimi venti rimasti in gara.
“E’ dal 2016 – spiega la Coordinatrice Gabriella Calloni – che prendiamo parte a questa bella iniziativa, realizzando in proprio un nostro cortometraggio in linea con le diverse tematiche scelte di anno in anno. Per i nostri ragazzi, così come per tutti gli operatori, è un momento molto importante perché diventa lo sbocco naturale di un progetto educativo che viene portato avanti nel corso dei mesi”.
Così dopo ‘Radici’ e ‘Ponti’ l’argomento al centro di questa rassegna è il ‘Dialogo’. Saper dialogare con se stessi, ma anche dialogo con un mondo che non sempre accetta chi ha avuto dalla vita una strada in salita. A questo proposito, Gabriella Calloni ricorda: “I ragazzi dello SFA hanno per lo più un’età compresa tra i 25 e i 30 anni. Hanno forme di disabilità lieve e il nostro obiettivo è quello di accompagnarli in un percorso di vita autonoma”. La struttura di Inveruno attualmente frequentata da una quindicina di persone, accoglie per ragazzi provenienti in gran parte dal Castanese, ma anche dal Magentino Abbiatense. La trama del corto è nata all’interno dei martedì pomeriggio dedicati ai ‘Liberi pensieri’ insieme alla psicologa Flora.
Da qui la costruzione di questo cammino, a tratti terapeutico, che Marco, Guido, Arianna, Davide e tutti gli altri ragazzi dello SFA hanno deciso di compiere insieme con l’aiuto degli educatori Laura e Stefano che si sono occupati delle riprese. Mentre le musiche sono state composte da Paolo Gelindo Gualdoni. “I liberi pensieri, sono un momento di confronto assai significativo – osserva Calloni – durante il quale è stata sviluppata la storia e l’ambientazione della nostra proposta”. Il cortometraggio ambientato nella stupenda cornice di Palazzo Clerici a Cuggiono, ha visto il coinvolgimento di tutta la struttura dello SFA. Si è trattato di una grande occasione per trasformare in un messaggio positivo e fortemente inclusivo, oltre che un gesto di coraggio, le difficoltà che questi ragazzi incontrano nel quotidiano. “Siamo molto soddisfatti perché la passione e l’impegno dei nostri ragazzi è stata ricompensata. Detto questo, indipendentemente dal risultato, questa esperienza ci ha regalato mesi di lavoro davvero intensi ed emozionanti per ciascuno di noi”.