CUGGIONO – Costruire un linguaggio comune, fare in modo che attraverso l’arte si costruiscano relazioni tra mondo della disabilità e scuole del nostro territorio, così da promuovere una diversa consapevolezza e una vera cultura nelle nuove generazioni rispetto ai temi della fragilità.
Sono queste le motivazioni principali che da nove anni a questa parte ispirano il progetto ‘Artistinsieme’ portato avanti dai Centri Diurni Disabili, RSD e SFA di Fondazione Mantovani Sodalitas e che anche quest’anno ha avuto come sua location d’eccezione Palazzo Clerici a Cuggiono, dove la mostra è stata allestita da sabato 13 aprile a lunedì 15, e alla quale vi hanno preso parte circa seicento persone.
“Il dato più positivo – commenta la Coordinatrice Gabriella Calloni – è stata la forte risposta delle scolaresche: presenti sia sabato mattina all’inaugurazione che ieri nel corso dell’intera giornata”. In particolare, significativa è stata la presenza delle Primarie di Cuggiono ed Arconate.
La rassegna ‘Note di colore’ è il frutto della positiva contaminazione tra i ragazzi del CDD ‘Il Seme’ di Busto Garolfo, con la Scuola Primaria ‘Mazzini’ di Buscate e la ‘Mozzoni’ di Cuggiono, del CCD di Castano Primo “Vicolo dei Fiori” con la Primaria ‘Falcone e Borsellino’ di Castano Primo, quindi, della RSD “Progetto Diamante” di Arconate con la Primaria ‘Maestri d’Arconate’ di Arconate. Hanno, inoltre collaborato attivamente all’iniziativa i CDD ‘L’Arcobaleno’ di Trezzano sul Naviglio, “Il Faro” di Cogliate, il CDD di Magnago e lo SFA ‘L’Aurora’ di Inveruno.
“Si è trattato – spiega la Coordinatrice Gabriella Calloni insieme alla sua vice Cristina Marchesi – di un lavoro avviato con l’inizio dell’anno scolastico durante l’orario settimanale dedicato a questo genere di laboratori”.
Ancora una volta l’arte, ma anche la musica che ritorna spesso nelle ‘creazioni’ esposte a Palazzo Clerici, è il filone conduttore di oltre quaranta soggetti realizzati tutti di ottima finitura. A questo proposito, vale la pena ricordare come tutte le opere, sono state messe in vendita e il ricavato utilizzato ogni anno per rifinanziare il progetto, oltre che per l’acquisto di materiale didattico da destinare alle diverse realtà partecipanti.