Ossama Ghafir giunto in Italia dal Marocco e vissuto tanti anni ad Ossona con la sua famiglia: padre, madre, fratello e sorella più piccoli, a detta di tutti quelli che lo conoscevano, e anche della Polizia Locale, era un bravo ragazzo, che ha frequentato le scuole dell’obbligo ad Ossonae e le superiori in zona prima di trasferirsi con la famiglia a Cerano, due anni fa.
Il padre aveva dei problemi psichiatrici e la madre stava sempre in casa e non parla l’Italiano, per cui Ossama che parlava correntemente l’Italiano faceva da tramite con i servizi sociali e le istituzioni che seguivano la famiglia.
Oggi tutti coloro che lo conoscevano si sono stupiti quando hanno saputo la notizia: Ossama Ghafir, oggi 18enne, è stato arrestato, insieme ad un 24enne Giuseppe Frittitta, camionista palerminato che viveva in provincia di Monza Brianza, con l’accusa di terrorismo.
L’operazione è stata denominata “Jannah” della Digos palermitana, che con l’aiuto dei colleghi novaresi ha operato l’arresto.
I due erano in possesso di materiale che inneggiava all’Isis e lo divulgavano tramite i social network, nel tempo libero poi si esercitavano su come sabotare i servizi pubblici e studiavano le tecniche dei kamikaze.
Per l’accusa Ghafir è responsabile dei reati di istigazione a delinquere per avere convinto Frittitta a “compiere delitti di terrorismo internazionale inviandogli attraverso strumenti informatici e telematici materiale di propaganda dello Stato Islamico, informazioni relative ai combattimenti in corso in Siria, canti di guerra, video propagandistici e di combattimenti, vessilli e immagini di guerre, e invitandolo ripetutamente ad addestrarsi per recarsi a combattere nei territori occupati dallo Stato Islamico”.