
Mostar: il 26 Dicembre del 1995, salutai, stringendogli la mano, un uomo, il Maggiore dei Carabinieri Ermanno Fenoglietti
Eravamo a Mostar il giorno prima della morte del Maggiore Ermanno Fenoglietti. Io e Paolo Restelli decidemmo di andare a salutarlo prima della partenza. Ci accolse come sempre aveva fatto, un sorriso, una pacca sulla spalla e una forte stretta di mano. Mi risuonano ancora oggi, 24 anni dopo, le sue parole: “ragazzi prestate attenzione, tornate a casa sani e salvi“. 24 ore dopo quell’ultimo incontro, Il Maggiore Fenoglietti non c’era più. Quando penso al valore di quell’uomo, di quel Carabiniere, in automatico mi viene la pelle d’oca. Nei momenti non ufficiali, parlavamo dei figli, lui aveva un maschio, io una femmina, nati entrambi nel 1991, lui non ha visto crescere il suo. Questo è solo un piccolo ricordo, doveroso, per chi è morto facendo il suo dovere.
dal sito ufficiale dei Carabinieri leggiamo:
