Corruzione elettorale e turbata attività negli incanti, con queste accuse, all’alba sono finiti agli arresti domiciliari il Sindaco leghista di Legnano Gianbattista Fratus e la sua assessora alle opere pubbliche Chiara Lazzarini, in carcere il Vicesindaco e assessore al bilancio Maurizio Cozzi. I tre arrestati avrebbero favorito persone a loro gradite nelle procedure di assegnazione di incarichi pubblici.
L’indagine condotta dalla guardia di finanza di Milano è stata denominata Piazza Pulita. Così la sostituta procuratrice di Busto Arsizio Nadia Calcaterra. “Gli indagati avviavano selezioni personali, agganciavano i loro candidati, sostenevano dei colloqui e alla fine facevano in modo che i bandi venissero turbati in modo tale da ottenerne la nomina” nonostante “l’incompatibilità assoluta con l’incarico bandito”. Calcaterra ha aggiunto: “La cosa più allarmante e disarmante è che gli indagati tutti hanno scarsissimo senso della legalità e non percepiscono assolutamente la gravità delle loro azioni, quasi fosse un modus operandi che, solo perché diffuso, è legalizzato”.
Per la città di Legnano non c’è pace: il 29 marzo dopo che era stata sfiduciata dalla metà dei consiglieri comunali, è caduta la Giunta. Ci fu un rimpasto di giunta nel quale l’assessore alla Cultura Franco Colombo si dimise in contrasto con Fratus, mentre l’assessora ai Lavori Pubblici Laura Venturini fu “defenestrata” per far posto a Chiara Lazzarini. La crisi fu poi ricomposta grazie all’intervento del difensore civico regionale Carlo Lio.