riceviamo e pubblichiamo
Che il successo della Lega in tutta Italia sia stato oltre ogni aspettativa appare un risultato inequivocabile. Salvini ha saputo rispondere con astuzia, più che con intelligenza, alle domande più insistenti della popolazione: sicurezza, tasse, Europa ladrona (Roma non lo si può più dire), prima gli italiani e via di questo passo, strumentalizzando anche il più sincero sentimento religioso che anima la maggioranza degli italiani. Buon per lui e per la Lega, che aspettiamo con una certa ansia a settembre quando si dovrà decidere sull’aumento dell’IVA e su chi dovrà pagarne le conseguenze.
A Legnano, con il sindaco della Lega e un assessore agli arresti domiciliari e un vicesindaco dii Forza Italia in prigione in attesa di giudizio (anche noi attendiamo rispettosamente i pronunciamenti ulteriori della magistratura), ci si aspettava uno tsunami politico. Probabilmente ci si illudeva, come spesso accade in politica, dimenticando come, anche in passato, certe vicende giudiziarie abbiano scarsamente influito sulle scelte dei cittadini. Però alcuni segnali vanno considerati. La Lega ha ottenuto il peggior risultato del nostro territorio, con 8/10 punti in meno rispetto alle percentuali conseguite lungo l’Asse del Sempione e nell’Alto Milanese da Gallarate a Nerviano. Qualcosa vorrà dire, no?
Nella stragrande maggioranza dei paesi intorno a Legnano i sindaci sostenuti da liste civiche di centrosinistra sono stati riconfermati: Rescaldina, Busto Garolfo, Inveruno, Castano, Arconate a cui si aggiunge, new entry, San Vittore. Una vera e propria inversione di marcia rispetto al plebiscito leghista europeo. Qualcosa vorrà dire, no?
Il Partito Democratico ottiene a Legnano un risultato di tutto rispetto, il 25,1%, superiore al nazionale, segno probabilmente che il rigore con cui in questi mesi si è svolto il nostro ruolo di opposizione alla giunta Fratus, unitamente al rinnovato e più intenso rapporto con la città, è stato premiato.
Al di là dei roboanti comunicati del dopo voto, ci auguriamo che, in vista delle elezioni anticipate presumibilmente al prossimo maggio, inizi da subito per Legnano una stagione di ripensamento e di nuova progettualità, che veda i cittadini e tutte le forze che hanno, soprattutto in questi ultimi drammatici mesi, fatto fronte comune contro l’illegalità, gli interessi privati e la non trasparenza, lavorare ad un programma di rinascita del comune, per un governo onesto, partecipato ed efficiente. Il Partito Democratico come sempre è in prima fila, pronto a dare il proprio contributo politico, all’ascolto e al confronto democratico con tutti coloro che hanno a cuore il bene della nostra Legnano.
Legnano Maggio 2019
Partito Democratico Legnano