Questa mattina di fronte allo stabilimento di Vittuone dell’azienda Ceramiche Bardelli del gruppo ALTAECO.
si è riunito un folto gruppo di dipendenti dell’azienda che scioperava contrro l’annuncio della direzione che ci sono 49 dipendenti in esubero, dei quali non si sa quanti verranno licenziati o ricollocati in altri stabilimenti del gruppo (si parla dello stabilimento di Cerrione in provincia di Biella).
Il sindaco Stefano Zancanaro e la vicesindaca Annamaria Restelli hanno avuto un colloquio con la responsabile delle risorse umane dell’azienda, al termine della quale Zancanaro ha detto: “Mi hanno spiegato le ragioni della proprietà. Ci troviamo in una situazione generalizzata: il settore dell’edilizia è in crisi. Abbiamo uno stato vorace, che non viene incontro alle piccole-medie aziende: i Bardelli mi hanno detto di essere passati da 60 milioni di fatturato a 28 milioni. Al momento non ho modo di verificare i numeri, però è indubbio che in Italia il costo del lavoro è troppo alto per le aziende e non dà modo di essere concorrenziali con le aziende straniere. La crisi è indubbia, ma se i lavoratori, a casa senza lavoro non hanno piu capacità di spesa, l’economia non gira. Il Comune- ha poi dichiarato-sarà vicino ai lavoratori e alle loro famiglie; ho già chiesto di partecipare ai prossimi incontri. Secondo me ogni parte ha le sue ragioni, chi non ha ragione è lo stato vorace.”
Pare che il problema sia la produzione nello stabilimento di Vittuone delle piastrelle in bicottura, un tipo di prodotto non più richiesto dal mercato e, dovendone fermare la produzione, ecco il motivo dei 49 esuberi.
Abbiamo raccolto in una videointervista le dichiarazioni dei sindacati: Salvarore di Rago di FEMCA Cisl e Davide Ferrario di CGIL .
Il giorno 5 giugno è previsto un incontro tra direzione dell’azienda, maestranze ed istituzioni.
Qui il video dell’intervista: