TURBIGO – Una scelta indovinata, quella dell’Amministrazione turbighese, di spostare la tradizionale manifestazione del 2 giugno – Festa della Repubblica italiana – sul fare della sera, perché ha incrementato la partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Proprio il Volontariato, che alimenta l’associazionismo locale, è stato sottolineato dal sindaco ospitante, Christian Garavaglia, il quale ha aggiunto che – la prossima volta – sarò un altro Primo Cittadino ad aprire la parata. Infatti, la convenzione tra Turbigo-Castano Primo prevede che la manifestazione si svolga nei rispettivi paesi, alternandosi, di anno in anno. L’anno prossimo, il regista, sarà il sindaco Pignatiello che è stato recentemente confermato alla guida della città di Castano Primo per il suo secondo mandato. La manifestazione ha visto anche la partecipazione dei gonfaloni comunali dei paesi vicini, accompagnati dai rispettivi Sindaci: Robecchetto con Induno, Vanzaghello, Nosate, Magnago con Bienate…
Aperta dalla Fanfara dei Bersaglieri ‘Nino Garavaglia’ di Magenta, la parata ha seguito il canone tradizionale, con le diverse Associazioni d’Arma – coi vessilli alzati – che hanno percorso il ‘red carpet’, il lungo tappeto rosso posizionato sull’Allea, seguite dai Rioni, le scolaresche, le associazioni e via dicendo. La deposizione di una corona di alloro, in onore ai Caduti di tutte le guerre, ha animato quel sentimento italiano che
Intermezzi folcloristici hanno richiamato le battaglie del Risorgimento italiano: ‘il fuoco di parata’ del Gruppo della ‘Battaglia di Novara’ (1849), seguito dal Gruppo storico del generale Cler ucciso nell’attacco a Magenta del 1859.
Poi, il concerto delle due bande e la fanfara ha chiuso la piacevole serata e, per una volta tanto, nessuno ha trovato niente da ridire. La festa si è conclusa con l’Inno d’Italia, cantato a voce piena da un soprano nella piazza ‘Madonna della Luna’, dove il sentimento ‘italiano’ è volato in alto…