Come da 35 anni al quartiere Rio Verde di Robecco sul Naviglio il primo week end di giugno avrebbe dovuto svolgersi la tradizionale Festa del Rio Verde, la tre giorni conviviale, con musica, danze, giochi e anche la S. Messa da campo, presso l’edicola di San Giuseppe, che si trova nel parchetto e che è stata risistemata dagli abitanti, quale simbolo del luogo.
Abbiamo usato il condizionale perchè quest’anno invece dei preparativi della festa sono sorte le polemiche sui social, sulla mancata autorizzazione allo svolgimento della festa da parte dell’amministrazione comunale.
Abbiamo incontrato la Sindaca Fortunata Barni, appena reinsediata dopo la vittoria alle amministrative del 26 maggio, e le abbiamo chiesto di dare una spiegazione ufficiale, a tutti, delle motivazioni di tale decisione.
Fortunata Barni ha esordito dicendo che lei, in qualità di Sindaca, per 4 anni, quando non esisteva ancora la tensostruttura, si è fatta carico personalmente, insieme al capo dell’ufficio tecnico, della responsabilità di una festa in un luogo pubblico non a norma, quale il Rio Verde; per venire incontro a tutti i residenti che rappresentano una buona parte della cittadinanza e ad un’associazione che esiste da anni e fa parte del tessuto sociale associativo di cui è ricco il paese.
Così la Barni: ” Intorno a marzo/aprile ho avuto un colloquio con tre responsabili dell’Associazione Rio Verde, che mi hanno chiesto di poter fare la solita festa anche quest’anno: a loro ho ribadito che sia il parco del Rio Verde che la struttura della Priaà a villa Terzaghi non sono più a norma per il protocollo HACCP. Proprio per venire incontro alle molte associazioni che durante l’anno organizzano feste ed eventi, abbiamo creato la tensostruttura e già alcune associazioni, tra cui il Corpo Musicale “Santa Cecilia”, ne hanno usufruito con successo- e continua- mi rendo conto che una festa come quella del Rio Verde, che fa parte della tradizione robecchese, sia importante per il nostro tessuto sociale e attiri anche pubblico da fuori, ma avendo creato, con un impegno, anche finanziario notevole, una struttura a norma di legge, per tutte le associazioni del territorio e fruibile da tutti i cittadini, come Amministrazione non possiamo più prenderci la responsabilità di luoghi non in regola”.
Poi la Sindaca racconta di aver offerto all’associazione Rio Verde la disponibilità della tensostruttura e di non aver posto un veto assoluto sulla festa al parchetto, ma anche di aver ribadito che chi vuole organizzarla nel luogo solito, si deve prendere la responsabilità dell’evento. Fortunata Barni conclude l’intervista dicendo che a tutt’oggi non ha più ricevuto richieste di alcun genere in merito alla festa.
Abbiamo contattato telefonicamente uno dei responsabili dell’associazione Antonio Visconti, che si dice rammaricato: “perchè la festa del Rio Verde è una tradizione che esiste da 35 anni e vede per 3 giorni gli abitanti del rione impegnati a condividere momenti di gioia, stretti intorno a S.Giuseppe, la cui edicola si trova nel parchetto e dà il senso alla festa, che lo scorso anno ha visto pertecipi circa 500 persone”.
Antonio Visconti dice che l’associazione ha preso atto delle motivazioni del Comune sulle normative in fatto di sicurezza, per cui non è più possibile svolgere la festa nei soliti luoghi, quindi conclude: ” E’ la festa del rione, non avrebbe senso farla in tensostruttura, noi abitiamo qui e da qui non ci muoviamo.”